Negli ultimi giorni, nonostante le precipitazioni registrate, la situazione idrica in Abruzzo rimane preoccupante. Secondo l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), i recenti fenomeni meteorologici, sebbene abbiano incluso temporali e rovesci, non sono stati sufficienti a migliorare in modo significativo la condizione delle riserve idriche della regione. Le piogge, spesso brevi e localizzate, non hanno contribuito efficacemente alla ricarica delle falde acquifere, lasciando la regione in uno stato di criticità medio.
Il problema risulta particolarmente grave nel Chietino, dove si registra un livello di emergenza idrica alto. La principale fonte di approvvigionamento della zona, la sorgente Verde, continua a fornire un flusso d’acqua insufficiente per soddisfare le esigenze della popolazione. Al momento, la portata della sorgente si attesta a 887 litri al secondo, in leggero calo rispetto ai 900 litri al secondo della rilevazione precedente. Anche integrando il contributo delle sorgenti secondarie e dei pozzi, il fabbisogno idrico stimato per l’area, pari a circa 1.400 litri al secondo, non viene coperto.
Oltre alla sorgente Verde, altre fonti idriche rilevanti, come le sorgenti Avello e Sinello, mostrano anch’esse una riduzione delle portate, accentuando la crisi. Le autorità temono che la carenza d’acqua possa protrarsi almeno fino all’autunno-inverno, quando le piogge stagionali potrebbero fornire un contributo rilevante per il ripristino delle riserve idriche.
In questo contesto di emergenza, la Regione Abruzzo ha presentato una richiesta al Dipartimento della Protezione Civile per ottenere la dichiarazione dello stato di emergenza. Se approvata, questa misura consentirebbe l’implementazione di interventi straordinari per affrontare la crisi idrica. Intanto, le autorità regionali stanno esplorando anche soluzioni a lungo termine per migliorare la gestione delle risorse idriche e ridurre il rischio di future emergenze simili.
Nel frattempo, i cittadini del Chietino continuano a convivere con la scarsità d’acqua, una condizione che, secondo le previsioni, potrebbe perdurare per diversi mesi, in attesa di interventi strutturali e condizioni meteorologiche più favorevoli.