“Le nuove generazioni nucleari hanno livelli di sicurezza altissimi, e tra l’altro scale dimensionali di produzione molto più piccole, e questo è il futuro. Porto Marghera è un sito che può essere utilizzabile anche per questo, data la sua vocazione industriale, e data la sua accessibilità al porto”. Lo ha affermato stamani Renato Brunetta, presidente della Fondazione Venezia Capitale della sostenibilità, a margine dell’Hydrogen Forum da essa ospitato nella città lagunare. “Il futuro – ha aggiunto Brunetta – sarà di energie congiunte, rinnovabili, nucleare, idrogeno e anche il biocarburante. Ormai il nucleare è la tecnologia la più sicura al mondo. Siamo stati tutti ‘scottati’ da Chernobyl e altro, ma guai alla monoenergia. Perché sempre di più il futuro è fatto di energie congiunte.
Il nucleare ha una caratteristica, soprattutto quello di quarta generazione quando arriverà, che è quello della stabilità produttiva e di rischi molto relativi. Le rinnovabili hanno questo valore enorme della sostenibilità per le emissioni di carbonio, ma – ha concluso – non hanno la continuità”.