“Un bel team di ingegneri sta lavorando sul dossier del nucleare in Italia, una forma di energia meno impattante da tutti i punti di vista, il nostro obiettivo è che l’Italia torni tra i Paesi che utilizzano il nucleare a partire normativamente già dal 2024“. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini dal palco di un convegno organizzato dall’Ordine degli ingegneri di Genova. “Dal momento in cui si partisse con i cantieri della prima centrale nucleare alla prima emissione, mi dicono gli ingegneri, servono sei-sette anni, – prevede Salvini – però se non parti mai arrivi, se l’Italia parte nel 2025 vuol dire che nel 2032 può avere una fonte di produzione energetica continua e costante“.
“Perché le rinnovabili sono una parte del tutto ma possono arrivare a un quarto dell’energia totale, può essere ambizioso arrivare a un terzo, ma non sempre c’è sole e non sempre c’è vento e di notte sicuramente non c’è il sole, se la vicina Francia ha 56 reattori nucleari attivi è chiaro che il costo dell’energia è minore rispetto a noi“, aggiunge