Epidemia mortale di Listeria, 10 morti e 7 milioni di chili di salumi ritirati: muffa, insetti e “una minaccia imminente”

Il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti ha avviato un'indagine interna legata a un'epidemia di Listeria in uno stabilimento di Boar's Head in Virginia
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L’USDA (Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti) ha avviato un’indagine interna per esaminare come l’agenzia abbia gestito i rapporti relativi a gravi problemi legati a un’epidemia di listeria in uno stabilimento di Boar’s Head in Virginia. La notizia è stata diffusa dal senatore Richard Blumenthal.

Le ispezioni, che risalgono ad almeno due anni fa, hanno rivelato condizioni igieniche precarie nello stabilimento, tra cui muffa, presenza di insetti, acqua che gocciola, e residui di carne e grasso su pareti, pavimenti ed attrezzature. Queste condizioni rappresentano una “minaccia imminente” per la sicurezza alimentare, come dichiarato dai rapporti.

Blumenthal ha criticato duramente l’USDA, sostenendo che l’agenzia “non ha preso alcuna azione significativa, permettendo a Boar’s Head di continuare la produzione nonostante le ripetute violazioni igieniche”. La situazione ha avuto conseguenze tragiche: da maggio, almeno 10 persone sono decedute.

I provvedimenti

In risposta, Boar’s Head ha richiamato oltre 7 milioni di chili di salumi distribuiti a livello nazionale e ha chiuso lo stabilimento incriminato a Jarratt, in Virginia, interrompendo permanentemente la produzione di fegato spalmabile.

Oltre all’indagine dell’agenzia, Blumenthal e la rappresentante Rosa DeLauro hanno chiesto al Dipartimento di Giustizia di valutare eventuali accuse penali. Tuttavia, l’USDA ha rifiutato di divulgare i documenti delle ispezioni. Questa vicenda evidenzia la necessità di una vigilanza più rigorosa nel settore alimentare, poiché la sicurezza dei consumatori deve essere sempre prioritaria.

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