È stata identificata l’origine dell’epidemia di Escherichia coli associata agli hamburger di McDonald’s, che negli Stati Uniti ha causato 90 casi e 27 ricoveri, secondo l’ultimo aggiornamento dei CDC. I Centers for Disease Control and Prevention hanno comunicato che le informazioni epidemiologiche e di tracciabilità indicano che le cipolle fresche a fette sono la probabile fonte di infezione in questo focolaio. Rispetto al bilancio precedentemente comunicato dall’agenzia federale il 25 ottobre, che riportava 75 casi in 13 Stati, con 22 ricoverati, un decesso e 2 pazienti affetti da sindrome emolitico-uremica, al 30 ottobre si sono registrate 15 nuove infezioni e 5 ulteriori ricoveri. L’ultimo caso noto è datato 16 ottobre, e tutti i nuovi casi si sono verificati prima che McDonald’s e l’azienda fornitrice Taylor Farms adottassero misure per rimuovere le cipolle dai loro punti vendita. Grazie a queste azioni, l’organismo sanitario ha confermato che il rischio per il pubblico è considerato molto basso.