La Prefettura di Napoli è impegnata in queste ore nella fase conclusiva dell’Esercitazione “EXE 2024” nei Campi Flegrei, durante la quale prende parte al coordinamento, unitamente al Dipartimento della Protezione Civile Nazionale e alla Regione Campania, delle attività di allontanamento dei cittadini dai comuni della zona rossa, che su base volontaria si recano nelle aree di incontro per essere trasferiti con gli autobus della Regione Campania presso le aree di attesa e da qui alle Regioni gemellate per l’accoglienza. “In questo scenario esercitativo – si spiega in una nota – la Prefettura coordina le numerose risorse messe in campo dalle Forze dell’Ordine, oltre 70 uomini, a cui sono affidati i servizi di presidio delle aree di incontro e di attesa, di antisciacallaggio sulle aree evacuate, nonché di staffetta per i 30 bus che trasportano i cittadini evacuati. Nel pomeriggio, al termine delle operazioni, tutti gli attori coinvolti nella sperimentazione prenderanno parte ad un debriefing, nel corso del quale si analizzeranno le best practices rilevate e le criticità emerse durante l’esercitazione, per migliorare la risposta operativa prevista nelle pianificazioni di settore“. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, “continua a seguire con attenzione le fasi esercitative, che stanno riscontrando una partecipazione sempre più attiva da parte della popolazione, a conferma della accresciuta consapevolezza civica della importanza della conoscenza dei rischi e delle conseguenti azioni di autoprotezione necessarie per la propria sicurezza“.
Campi Flegrei, l’esercitazione
Lo scenario dell’esercitazione simula la variazione dei parametri del monitoraggio del vulcano Campi Flegrei con il verificarsi di fenomeni tali da determinare il passaggio dallo stato attuale di allerta gialla all’allerta arancione, che indica uno stato di disequilibrio forte del vulcano, fino ad arrivare al livello di allerta rosso, associato a uno stato di rischio di eruzione imminente, con la conseguente attivazione della fase operativa di allarme.
Parallelamente alla registrazione dei parametri e alle attività di monitoraggio e valutazione dello stato del vulcano da parte dei Centri di Competenza del Dipartimento, si attuano le procedure previste realmente dalla Pianificazione Nazionale e si testa la risposta operativa del Sistema di Protezione Civile.
In dettaglio, oggi si simula l’attivazione del piano di allontanamento assistito per 7 Comuni attraverso il coinvolgimento della popolazione. Per una parte dei cittadini dei Comuni di Napoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, Pozzuoli, Giugliano in Campania, Marano di Napoli si testa realmente l’allontanamento dalle aree di attesa fino alle aree di incontro, mentre il trasferimento nelle Regioni e Province Autonome gemellate viene testato solo per posti di comando.
L’allontanamento dei cittadini dalle aree di attesa comunali alle aree di incontro è organizzato con autobus regionali a cura della Protezione Civile della Regione Campania con il supporto dell’Agenzia regionale ACaMIR.