Un centro di gestione e coordinamento operativo che assomiglia ad un vero e proprio quartier generale dell’emergenza, posto a non troppa distanza dalla zona rossa, ma neanche così vicino, e dove verranno prese le decisioni più immediate e di impatto nel caso di eruzione del vulcano dei Campi Flegrei. Per ora si tratta di una simulazione nell’ambito dell’esercitazione Exe Flegrei 2024, ma alla Dicomac di San Marco Evangelista (Caserta), la Direzione Comando e Controllo della Protezione Civile – un organo già usato per il terremoto che colpì la provincia di Rieti – tutto è organizzato nel caso di emergenza reale e concreta.
Alla Direzione si lavora per funzioni, ogni stanza racchiude un ufficio che si occupa solo di un settore di quello che è il sistema complesso di evacuazione della popolazione, dalla viabilità all’ordine pubblico, dai danni all’agibilità degli edifici, dalla salvaguardia dei beni culturali alla cartografia; c’è poi la strategica funzione “Excon”, che concerne il controllo dell’esercitazione, ed è formato da “disturbatori”, coloro che inviano “inject”, ovvero intoppi alle altre sezioni, come può essere il crollo del sito internet, e valutatori, cioè esperti della Protezione Civile che valutano la risposta al problema. E c’è infine la stanza dove la comunità scientifica monitora costantemente lo stato del vulcano, e a fianco quella in cui ci si riunisce per prendere decisioni.
“La governance del sistema – spiega il Capo della Protezione Civile della Regione Campania Italo Giulivo – è tutta basata sugli input che arriveranno dalla comunità scientifica, per cui è fondamentale avere una corta filiera decisionale; così in una stanza si monitora il fenomeno e in quella a fianco si decide, in modo da diramare un eventuale allarme sul territorio nel più breve tempo possibile”.
Giulivo: “la sfida dei test è arrivare al cittadino”
“Quando abbiamo scritto i piani ci credevamo, e due esercitazioni nazionali, una nel 2019 e quella di oggi, ci confortano sulla sostenibilità della pianificazione di allontanamento. Ma la vera sfida è coinvolgere i cittadini, perché sono loro i destinatari del piano; il cittadino è attore e non comparsa di una pianificazione di allontanamento, è fondamentale arrivare a lui”. Lo ha detto il capo della Protezione Civile della Campania Italo Giulivo alla Direzione Comando e Controllo (Dicomac) di San Marco Evangelista (Caserta).
Oltre 1500 cittadini si sono iscritti alla prova di evacuazione prevista per domani, sabato 12 ottobre. “Ci stiamo provando – sottolinea Giulivo – a coinvolgere i cittadini e registriamo una partecipazione abbastanza interessante, di un campione che inizia a diventare rappresentativo. Speriamo che la consapevolezza di vivere in una caldera si radichi sempre di più”.
“Al momento il vulcano non dà nessun segnale, rimaniamo in attenzione, ma è chiaro che esercitazioni come queste sono importanti e si fanno in prevenzione, spero che questo lo apprezzino i cittadini, visto che si tratta di attività destinate a loro“, ha affermato.
Sulla capacità di risposta della Protezione Civile, Giulivo ha evidenziato come “l’esercitazione stia procedendo molto bene per qualità della partecipazione da parte di tutte le istituzioni. Le varie componenti della Protezione Civile si stanno sfidando su quelle che sono le impegnative attività da mettere in campo. Abbiamo testato con mano quando sarà complesso quel momento, ed è giusto che stiano state fatte esercitazioni da parte di tutte le istituzioni, i comuni, la Prefettura, la Regione, la città metropolitana, lo Stato, le forze dell’ordine, la comunità scientifica e tutto il sistema di Protezione Civile”.
Prefettura Napoli: “segno di forte attenzione alla sicurezza”
Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha espresso il proprio personale ringraziamento ai sindaci di Napoli, Gaetano Manfredi, di Pozzuoli, Luigi Manzoni, di Bacoli, Giosi Della Ragione, al Capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano, al direttore della Protezione Civile regionale, Italo Giulivo, nonché al personale di tutte le istituzioni e del volontariato per il “profondo impegno” profuso nell’esercitazione Exe 2024, che ha visto oggi, con la partecipazione della Prefettura di Napoli, il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale e la Regione Campania presso la sede della Direzione di Comando e Controllo (DiComaC).
La sperimentazione programmata in questi giorni – si legge in una nota della Prefettura di Napoli – “testimonia la forte attenzione al tema della sicurezza della cittadinanza e dell’attività di prevenzione del rischio“. Lo scenario esercitativo si è concentrato sull’assistenza alla popolazione nella fase pre-eruttiva di allerta arancione e, quindi, si è sperimentata l’attività di supporto ai Comuni nell’attuazione delle misure di emergenza previste nei piani comunali. In particolare, la funzione di Ordine Pubblico, propria della Prefettura, si è concentrata sul coordinamento degli interventi delle Forze dell’ordine e dei VVF sui luoghi interessati dai fenomeni sismici, finalizzati a garantire la sicurezza delle persone, la verifica di agibilità degli edifici e il servizio antisciacallaggio nelle zone interessate dagli sgomberi, la viabilità in uscita dalla zona rossa per coloro che si sono allontanati spontaneamente dalle proprie abitazioni.
Nel corso della giornata, si sono svolti numerosi momenti di debriefing e coordinamento delle attività dei vari attori istituzionali per verificare l’efficacia delle risposte mese in campo nelle varie simulazioni che si sono succedute.