La procura di Agrigento, sotto la guida dell’allora procuratore capo Luigi Patronaggio, aveva avviato due indagini conoscitive riguardanti gli allagamenti provocati dall’esondazione del fiume Salso, che colpirono Licata nel 2016 e successivamente nel 2019. L’obiettivo delle inchieste era verificare se, oltre alle straordinarie condizioni meteorologiche, vi fossero responsabilità da parte di chi avrebbe dovuto prevenire le conseguenze disastrose di tali eventi.
In entrambe le occasioni, furono acquisite diverse perizie tecniche e la procura affermò che “se emergeranno responsabilità si potrà indagare i responsabili per l’ipotesi di reato di inondazione colposa“. Tuttavia, le indagini furono condotte a carico di ignoti, e nessuna persona venne mai iscritta nel registro degli indagati.
Nonostante le due inchieste e l’esecuzione di lavori per mettere in sicurezza la foce del fiume e risagomarla, i problemi legati alle esondazioni continuano a ripresentarsi, generando notevoli disagi per la popolazione.