Esplode filamento, novembre potrebbe iniziare con una tempesta geomagnetica

Un filamento magnetico, una struttura instabile presente sulla superficie del Sole, è esploso
MeteoWeb

Secondo un modello di previsione della NASA, il 1° novembre la Terra potrebbe essere sfiorata da un’espulsione di massa coronale (CME), un evento che, in questo caso, potrebbe causare una tempesta geomagnetica classe G1, ossia di intensità minore. Ciò potrebbe essere conseguenza di quanto accaduto sul Sole ieri, 29 ottobre: un filamento magnetico, una struttura instabile presente sulla superficie del Sole, è esploso, lanciando nello Spazio una nube di particelle cariche. Tuttavia, secondo i calcoli della NASA, la CME dovrebbe toccare appena il nostro pianeta, rendendo l’eventuale tempesta geomagnetica un evento a bassa probabilità.

Cos’è un filamento magnetico?

Un filamento magnetico è una struttura costituita da plasma denso, ossia gas caldo carico di particelle, sospeso sopra la superficie solare. Questi filamenti appaiono come strisce scure quando osservati contro il disco del Sole, mentre appaiono luminosi se visti dal lato. Si formano a causa dell’intricato campo magnetico solare e possono essere molto instabili. Quando un filamento diventa troppo instabile, esplode, rilasciando grandi quantità di materiale nello Spazio sotto forma di CME.

Cos’è una CME?

La CME, o espulsione di massa coronale, è un fenomeno durante il quale il Sole espelle nello Spazio una vasta nube di particelle cariche, che includono protoni, elettroni e ioni. Queste esplosioni sono comuni durante le fasi attive del ciclo solare e possono viaggiare nello Spazio a velocità elevate, raggiungendo persino la Terra. Sebbene non siano sempre dirette verso di noi, quando una CME colpisce il campo magnetico terrestre può avere effetti significativi, come generare aurore polari e, in casi di intensità maggiore, interferire con i sistemi di comunicazione e le reti elettriche.

Cos’è una tempesta geomagnetica?

Una tempesta geomagnetica è una perturbazione temporanea del campo magnetico terrestre causata dall’interazione tra il vento solare o una CME e la magnetosfera terrestre. Queste tempeste sono classificate in base alla loro intensità, da G1 (minima) a G5 (estrema), e possono generare aurore, disturbare le comunicazioni radio ad alta frequenza e, nei casi più gravi, danneggiare i satelliti e le infrastrutture energetiche terrestri.

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