Esplorazione spaziale, Alberto Angela a MeteoWeb: “in futuro ci trasferiremo nello spazio, Italia protagonista” | INTERVISTA

L’esplorazione spaziale e il ruolo di primo piano dell’Italia analizzati da Alberto Angela ai microfoni di MeteoWeb
Alberto Angela inaugurazione anno accademico 2024-2025 Università Mediterranea Reggio Calabria
MeteoWeb

Momento di grande spessore culturale quello vissuto quest’oggi presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria. In occasione dell’inaugurazione del nuovo anno accademico, l’Ateneo reggino ha ospitato Alberto Angela, paleontologo, divulgatore scientifico, conduttore tv, giornalista e scrittore di fama internazionale, al quale è stata consegnata la Laurea Magistrale Honoris Causa in Scienze Forestali e Ambientali.

MeteoWeb ha partecipato alla conferenza stampa che ha anticipato la consegna dell’onorificenza, nella quale Alberto Angela si è concesso alle domande dei giornalisti. L’Italia, a partire da ieri e fino al 18 ottobre, è il centro dell’astronautica internazionale con l’International Astronautical Congress in corso di svolgimento a Milano.

Impossibile, dunque, non cogliere l’occasione per chiedere a una personalità del calibro di Alberto Angela quale sia il suo parere sull’esplorazione spaziale e, soprattutto, quale ruolo crede che l’Italia possa giocare in un ambito così importante e affascinante.

L’Italia svolge un ruolo di primissimo piano nell’esplorazione spaziale. Se guardiamo a quante nazioni abbiano messo in orbita un satellite, l’Italia è sul podio. – ha dichiarato Alberto Angela L’Italia ha sempre giocato un ruolo importante se pensiamo alla stazione orbitante, ai progetti per andare sulla Luna, progetti in cui l’Italia ha una presenza importante e affidabile e denotano delle capacità tecnologico-scientifiche che altri Paesi non hanno.

Il futuro è nello spazio e lo vedete qui. Se andate a vedere quanto successo nel mondo antico, quando i greci creavano colonie, che a loro volta ne creavano altre, penso che in un futuro, non vicinissimo, ci trasferiremo nello spazio. Forse andremo a colonizzare alcuni pianeti. Non è facile, è molto meno romantico di quanto si vede nei film. Ci sono dei progetti. Primo, arrivare sulla Luna, con una stazione orbitante, per Marte se ne parlerà in un secondo momento. Ricordo quanto successo con il progetto Apollo, mio padre ci ha lavorato a lungo: la ricerca che si fa per andare nello spazio ricade subito sulla terra all’interno di tecnologie, materiali, conoscenze”.

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