Festival della Scienza 2024: a Genova l’appuntamento con le “Sfide” della contemporaneità

Al via nel capoluogo ligure la XXII edizione della kermesse che da anni avvicina scienziati, artisti e grande pubblico
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Sarà inaugurata a Genova il prossimo giovedì 24 ottobre la nuova edizione del Festival della Scienza, la manifestazione che dal 2003 si è affermata come punto di riferimento a livello internazionale tra gli eventi di diffusione e promozione della cultura scientifica, durante la quale scienziati, divulgatori, artisti, Enti scientifici, associazioni e imprese incontrano il grande pubblico e celebrano la meraviglia della scienza.

“Sfide” è il tema scelto per l’edizione di quest’anno, fil rouge attorno al quale si svilupperanno gli oltre 300 eventi in programma fino al 3 novembre.

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) si conferma tra i protagonisti della manifestazione con una ricca offerta di mostre, spettacoli e laboratori.

Mostra multimediale | EarthSKOPIO. Osservare e comprendere il Pianeta Terra
24 ottobre – 3 novembre | giorni feriali: 9:00-16:00 | sabato e festivi: 10:00-19:00
Munizioniere di Palazzo Ducale | Piazza Matteotti, 9

L’esposizione EarthSKOPIO, ideata per celebrare i 25 anni dall’istituzione dell’INGV, è un viaggio immersivo che prova a rispondere a una delle sfide più importanti del nostro tempo: come affrontare e mitigare gli effetti dannosi che gli eventi naturali, anche estremi, possono avere sulle nostre vite.

Tra installazioni multimediali e approfondimenti tematici i visitatori saranno condotti alla scoperta del campo magnetico terrestre, di tecnologie innovative come lo SMART Cable  che dagli inaccessibili fondali oceanici misura i segnali che emergono dalle profondità della Terra, e dell’influenza che maremoti e vulcani hanno sul paesaggio e sulle nostre vite.

Laboratorio interattivo | Storie di terremoti e maremoti. Raccontare per imparare a conoscere
24 – 31 ottobre | giorni feriali: 9:00-16:00 | sabato e domenica: 10:00-19:00
Munizioniere di Palazzo Ducale | Piazza Matteotti, 9

Terremoti e maremoti sono eventi sismici che hanno avuto e  possono continuare ad avere un impatto tragico in termini di vite umane e cambiamenti radicali sul territorio. Conoscere gli aspetti più significativi di quelli avvenuti in passato è un modo per imparare ad affrontare i rischi futuri.

Grazie al supporto di mappe interattive, immagini, video, applicazioni web e animazioni, i visitatori conosceranno più da vicino le storie di maremoti e terremoti avvenuti in Italia e nel mondo, esplorandone gli aspetti più importanti dal punto di vista scientifico e sociale.

Laboratorio interattivo | Possiamo davvero prevedere gli eventi naturali? Sfida aperta a capire la natura
24 – 31 ottobre | giorni feriali: 9:00-15:00 | sabato: 10:00-17:30
Biblioteca Berio | Via del Seminario, 16

Gli eventi naturali estremi possono essere prevedibili, ma non sempre. Le previsioni sono, per loro natura, affette da ampi gradi di incertezza, legate principalmente alla difficoltà di interpretazione dei dati e dei modelli di previsione. Anche per questo, la conoscenza del territorio in cui si vive e la consapevolezza della sua pericolosità sono essenziali per limitare gli impatti degli eventi naturali.

Questa attività trasformerà per un giorno i visitatori in persone esperte di previsioni: un’esperienza utile per riflettere sul significato di ‘prevedibilità’ di eventi estremi come alluvioni o terremoti e per conoscere le azioni che, individualmente e come comunità, possiamo fare per ridurne gli effetti, tenendo anche conto dei costi sociali ed economici che ogni scelta comporta.

Spettacolo | Il canto del Pianeta. Segnali dalla Terra fra geofisica e musica
1° novembre | ore 19:00
LaClaque del Teatro della Tosse | Vicolo San Donato, 9

Uno spettacolo per scoprire la voce del nostro Pianeta: grazie all’intelligenza artificiale evolutiva Matra, un sismogramma si trasformerà in elemento uditivo e visivo, uscendo da un contesto esclusivamente scientifico e offrendo al pubblico un’esperienza sensoriale unica.

Ricercatori dell’INGV introdurranno i sismogrammi e converseranno con l’artista Filippo Gregoretti, per dare poi inizio alla performance audiovisiva dell’artista che, affiancato dal sitarista Fabrizio Brua, genererà con Matra, sulla base di dati geoscientifici, un flusso musicale e di immagini, in co-creazione con dei performer. Un momento unico, imprevedibile e irripetibile di creazione condivisa tra umano e artificiale, nell’interpretazione artistica del respiro del pianeta.

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