Violentissima esplosione solare di classe X poche ore fa. La macchia solare in rapida crescita AR3842 è esplosa il 1° ottobre, producendo la seconda esplosione solare più forte del ciclo solare 25. L’esplosione di categoria X7.1 ha causato un blackout radio a onde corte sulle Hawaii e ha scagliato una CME nello spazio. Un modello preliminare prevede che colpirà la Terra il 5 ottobre. E’ grande l’attesa sulle conseguenze che potrebbe avere soprattutto in termini di aurore polari, che potrebbero raggiungere latitudini molto basse.
Spettacolare l’immagine dell’esplosione:
Una tempesta solare di intensità elevata, come quella causata da un’esplosione solare di classe X7.1, è un evento astrofisico di grande impatto che può avere una serie di conseguenze significative sia nello spazio che sulla Terra. Vediamo nel dettaglio cosa significa un’esplosione di classe X7.1 e quali sono i suoi potenziali effetti.
Cos’è un’esplosione solare di classe X?
Le esplosioni solari, o brillamenti solari, sono violente eruzioni di energia dalla superficie del Sole. Vengono classificate in base alla loro intensità nei raggi X:
- Classe C: le esplosioni più deboli, con impatti minimi sulla Terra.
- Classe M: esplosioni di media intensità, che possono influenzare le comunicazioni radio nelle zone polari e portare a spettacoli di aurore.
- Classe X: le esplosioni più potenti, con conseguenze più gravi. Un’esplosione X7.1 è molto forte e può causare effetti rilevanti a livello planetario.
Il numero che segue la lettera indica la potenza relativa all’interno della classe. Un’esplosione X7.1 è circa 7 volte più intensa di un’esplosione X1.
Conseguenze di una tempesta solare generata da un’esplosione X7.1
1. Effetti sul campo magnetico terrestre
Una forte esplosione solare di classe X7.1 può provocare una CME (Coronal Mass Ejection), cioè l’espulsione di grandi quantità di plasma e particelle cariche dalla corona solare. Quando queste particelle colpiscono la Terra, interagiscono con il campo magnetico terrestre, causando una tempesta geomagnetica.
Le tempeste geomagnetiche di questa intensità possono causare:
- Disturbi alle reti elettriche: le correnti geomagnetiche indotte possono sovraccaricare i trasformatori e le reti elettriche, causando blackout in alcune regioni.
- Interferenze satellitari: i satelliti, essendo esposti al flusso di particelle energetiche, possono subire danni o malfunzionamenti. Questo può avere impatti su comunicazioni, sistemi GPS e trasmissioni televisive.
- Aurora boreale e australe: le particelle solari interagiscono con l’atmosfera terrestre, creando spettacolari aurore visibili a latitudini molto più basse del normale. Un evento di questa portata potrebbe far sì che le aurore siano visibili in aree normalmente lontane dai poli, come l’Europa centrale o gli Stati Uniti.
2. Impatto sulle comunicazioni radio
Le particelle ad alta energia e le radiazioni generate da un brillamento di classe X7.1 possono influenzare le comunicazioni radio, soprattutto sulle frequenze HF (alta frequenza). Questi disturbi sono più gravi nelle regioni polari, dove la ionosfera viene direttamente colpita.
- Blackout radio: nelle zone esposte al Sole durante l’esplosione, le comunicazioni radio ad alta frequenza possono interrompersi completamente per ore.
- Danni ai sistemi di navigazione GPS: le perturbazioni ionosferiche possono influire sulla precisione dei segnali GPS, che richiedono la trasmissione attraverso la ionosfera per il posizionamento.
3. Pericolo per gli astronauti e per gli equipaggi aerei
Le tempeste solari così intense sono particolarmente pericolose per gli astronauti nello spazio, poiché l’alta dose di radiazione può essere letale in assenza della protezione offerta dal campo magnetico terrestre e dall’atmosfera.
- Astronauti: le missioni spaziali, come quelle a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), devono prendere misure di sicurezza per evitare che l’equipaggio venga esposto a dosi eccessive di radiazioni.
- Aviazione civile: i voli a lunga distanza che passano vicino ai poli possono essere deviati per evitare le aree ad alto rischio di esposizione. Anche gli equipaggi di volo e i passeggeri possono essere esposti a livelli più alti di radiazioni.
4. Rischi per le reti di telecomunicazione e per la tecnologia moderna
Un’altra conseguenza delle tempeste solari di questa magnitudo è il possibile danno ai cavi sottomarini e alle infrastrutture di comunicazione globale. I cavi che collegano continenti potrebbero essere vulnerabili alle correnti geomagnetiche indotte, e ciò potrebbe influire sull’internet globale e sulle telecomunicazioni internazionali.
Possibili azioni di prevenzione e mitigazione
Molti governi e organizzazioni spaziali, come la NASA e la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), monitorano costantemente l’attività solare per prevedere eventi come le esplosioni solari di classe X.
Le azioni preventive includono:
- Avvisi tempestivi: grazie a strumenti come il satellite SOHO (Solar and Heliospheric Observatory), è possibile rilevare e prevedere le tempeste solari con un anticipo di diverse ore, dando modo ai gestori delle reti elettriche e delle comunicazioni di prepararsi.
- Misure di sicurezza per i satelliti: i satelliti possono essere messi in modalità protettiva per ridurre i danni provocati dalle radiazioni.
- Riduzione del carico nelle reti elettriche: i gestori delle reti possono ridurre il carico o scollegare alcune porzioni della rete per evitare che i trasformatori vengano danneggiati.
In conclusione, una tempesta solare generata da un’esplosione di classe X7.1 rappresenta uno dei fenomeni più potenti e potenzialmente pericolosi legati all’attività solare. Gli effetti possono variare da interferenze nelle comunicazioni e nei sistemi GPS, blackout elettrici, danni ai satelliti, fino a rischi diretti per la salute degli astronauti e degli equipaggi aerei. Anche se tali eventi sono rari, la loro gravità richiede una costante sorveglianza dell’attività solare e l’adozione di misure preventive per mitigare i danni che possono causare sulla Terra.