Gemelli digitali per malati di tumore: una rivoluzione nelle cure su misura

"Grazie a questa tecnologia, i ricercatori possono simulare le sperimentazioni sui pazienti in una fase molto più precoce dello sviluppo di un farmaco, e possono ripetere la simulazione più e più volte per valutare diversi scenari"
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Un gemello digitale per ogni paziente oncologico, su cui testare diverse terapie prima di scegliere quella più efficace, è la nuova frontiera della medicina personalizzata. Questa innovativa tecnologia, sviluppata dai ricercatori guidati dall’azienda biotech britannica Concr, viene già sperimentata in uno studio clinico che coinvolge un gruppo di donne affette da tumore al seno.

Il gemello digitale, chiamato FarrSight©-Twin, si basa su complessi algoritmi utilizzati dagli astrofisici per individuare buchi neri. Presentata al congresso organizzato a Barcellona dall’Organizzazione Europea per la Ricerca e la Cura del Cancro (EORTC), dal National Cancer Institute statunitense e dall’Associazione Americana per la Ricerca sul Cancro (AACR), questa tecnologia promette di rivoluzionare l’approccio alla cura dei tumori.

I gemelli digtali

Il processo di creazione di ciascun gemello digitale inizia con l’analisi dei dati di migliaia di pazienti trattati con diverse terapie. Queste informazioni vengono poi combinate con i dati specifici del paziente reale e del suo tumore. La squadra di ricercatori, guidata da Uzma Asghar, ha testato la tecnologia ricreando vari studi clinici passati, aggiungendo un gemello digitale per ogni partecipante. I risultati sono sorprendenti: le copie digitali hanno permesso di prevedere con precisione l’esito degli studi. In particolare, il 75% dei pazienti che, secondo la simulazione, ha ricevuto la terapia migliore, ha registrato una riduzione del tumore, contro il 54% di coloro che hanno seguito cure diverse.

Grazie a questa tecnologia, i ricercatori possono simulare le sperimentazioni sui pazienti in una fase molto più precoce dello sviluppo di un farmaco, e possono ripetere la simulazione più e più volte per valutare diversi scenari“, spiega Asghar. Anche Timothy Yap, co-presidente del congresso e non coinvolto nello studio, commenta con entusiasmo: “Progettare e testare nuovi trattamenti contro il cancro è impegnativo, dispendioso in termini di tempo e costoso. Se riusciamo a sfruttare gli strumenti digitali per rendere questo processo più rapido e semplice, ciò dovrebbe aiutarci a trovare terapie migliori per i pazienti in modo più efficiente“.

Questa nuova frontiera delle cure su misura potrebbe aprire scenari inediti nella lotta contro il cancro, permettendo di personalizzare le terapie e di migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti.

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