Mediamente, gli italiani consumano tra i 29 e 30 kg di pane l’anno, circa 80 grammi al giorno. In occasione della Giornata Mondiale del Pane oggi 16 ottobre, i panificatori della Confesercenti tracciano un bilancio che mette in luce la stabilità dei consumi di questo alimento (era 31 kg nel 2019). Non mancano, però, le preoccupazioni legate alle crisi internazionali e alle guerre che possono far aumentare i prezzi delle farine. Il prezzo all’origine del frumento tenero è aumentato del +8% dal 2019, mentre il prezzo industriale del frumento tenero addirittura del +46%.
“Non nascondiamo i timori – dice il presidente Assopanificatori Confesercenti Mario Porrone – per un possibile ulteriore aumento delle farine, che unito agli elevati costi dell’energia elettrica possono mettere ancora più in crisi un comparto già provato da un biennio di bollette triplicate. Inutile negare come i consumi di pane che, sono andati via via diminuendo negli ultimi 40 anni, (nel 1980 la quota era di 84 kg l’anno a testa) abbiano inciso soprattutto sui produttori e distributori artigianali, vittime anche di una concorrenza sempre più aggressiva di prodotti confezionati e presurgelati”.
“Nella giornata mondiale del pane, e non solo, invitiamo i consumatori – conclude Porrone – a recarsi in un panificio artigianale per riempire il naso dei profumi che sprigionano questi esercizi e per assaggiare qualche prodotto del territorio o qualche tipo di pane che non hanno mai provato. Un bel modo per celebrare questa speciale ricorrenza ed anche per aiutare i fornai, una importante rappresentanza dell’artigianalità italiana, che consente alle tradizioni culinarie regionali di essere sempre vive”.