Harold Saive: le scie chimiche sono la vera minaccia! (ma solo se le guardate ad occhi chiusi)

Saive ha sostenuto che persino la NASA, in una dichiarazione del 2009, aveva ammesso che l'anidride carbonica (CO2) rappresentava solo una parte minoritaria del problema del cambiamento climatico, e che invece il ruolo principale fosse svolto da queste presunte scie chimiche
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Negli ultimi anni, la teoria delle “scie chimiche” ha trovato una certa risonanza in vari ambienti, ma rimane ampiamente considerata una teoria del complotto senza alcun sostegno scientifico concreto. Secondo questa teoria, le scie visibili lasciate dagli aerei non sarebbero semplicemente il risultato della condensazione del vapore acqueo, ma piuttosto il frutto di deliberati rilasci di sostanze chimiche da parte di governi o entità segrete, con lo scopo di modificare il clima o di ottenere altri effetti sulla popolazione. Uno dei sostenitori di questa teoria è il pilota e veterano militare Harold Saive, che nel 2011 ha chiesto un incontro con l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente degli Stati Uniti (EPA) per discutere dell’argomento.

Saive ha sostenuto che persino la NASA, in una dichiarazione del 2009, aveva ammesso che l’anidride carbonica (CO2) rappresentava solo una parte minoritaria del problema del cambiamento climatico, e che invece il ruolo principale fosse svolto da queste presunte scie chimiche. Secondo Saive, queste scie contenevano sostanze come bario e ossido di alluminio, che sarebbero dannose per la salute umana e contribuirebbero all’aumento del rischio di incendi boschivi.

Tuttavia, le agenzie ufficiali e la comunità scientifica non riconoscono alcuna evidenza a supporto di tali affermazioni. La NASA e altre istituzioni scientifiche hanno ampiamente spiegato che le scie lasciate dagli aerei, note come “contrails”, sono un fenomeno naturale dovuto alla condensazione del vapore acqueo emesso dai motori degli aeromobili ad alta quota. Le condizioni di umidità e temperatura a quelle altitudini portano alla formazione di queste scie, composte principalmente da vapore acqueo e ghiaccio.

L’idea che questi fenomeni naturali possano essere usati come “armi climatiche” è stata esaminata e smentita più volte. Non ci sono prove che supportino l’ipotesi che i governi stiano deliberatamente spruzzando sostanze chimiche per influenzare il clima su larga scala. Inoltre, la EPA non ha mai trovato tracce anomale di bario o alluminio nell’atmosfera che possano essere legate a scie di aerei.

In conclusione, la teoria delle scie chimiche non ha fondamento scientifico. Gli studi dimostrano che le scie degli aerei sono semplicemente un effetto della combustione e della condensazione aeree, mentre il riscaldamento globale rimane attribuito principalmente alle emissioni di gas serra, come la CO₂.

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