Cresce il fronte di Paesi Ue che sostiene l’inclusione dell’idrogeno a basso contenuto di carbonio, compreso quello nucleare, nella Banca europea dell’idrogeno. La Francia promuoverà il dibattito domani al Consiglio Ue Energia a Lussemburgo in una discussione che sarà inserita tra i punti vari ed eventuali. E non sarà l’unica. L’iniziativa promossa da Parigi è sostenuta da Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Finlandia, Romania, Slovacchia e Slovenia, come si legge nel documento preparatorio alla riunione di domani.
“Alla luce delle passate dichiarazioni dell’Alleanza nucleare, in particolare della Dichiarazione dei leader del 21 marzo 2024 che chiede un cambiamento di paradigma nella nostra politica energetica e una vera neutralità tecnologica”, le otto Capitali in questione incoraggiano “la Commissione europea a confermare che, una volta adottato l’atto delegato sull’idrogeno a basse emissioni di carbonio, l’ambito delle future aste della Banca coprirà l’idrogeno a basse emissioni di carbonio oltre all’idrogeno rinnovabile”, si legge. A margine del Consiglio Ue Energia, Parigi promuoverà una nuova riunione dell’Alleanza Ue sul nucleare.
“A livello internazionale c’è un accordo su un linguaggio comune molto chiaro: il nucleare è stato citato più volte nell’accordo sulla COP28, sarebbe un passo indietro rimetterlo in discussione”. Lo ha dichiarato il ministro francese per la Transizione ecologica Agnès Pannier-Runacher in una dichiarazione ai giornalisti a margine dei lavori del Consiglio Ue Ambiente in corso a Lussemburgo. “Non dobbiamo andare più lontano di quanto già negoziato l’anno scorso: si tratta solo di dare forma a quello che è stato ottenuto alla COP28 in maniera solida e che dobbiamo portare avanti se vogliamo raggiungere la neutralità climatica”, ha aggiunto “È essenziale contare su tutti gli strumenti su cui possiamo far leva per ridurre i gas a effetto serra e che garantiscono fonti di energia più versatili e complementari a quelle intermittenti”, ha detto ancora Pannier-Runacher. “La scienza dice che il nucleare è una fonte più sicura e ha un impatto minore sulla salute che il carbone. E se c’è una priorità, quella deve essere l’abbandono del carbone, per cui noi abbiamo a livello nazionale fissato un obiettivo al 2027. È una lotta difficile, perché sappiamo che ci sono molti Paesi che si basano su questa fonte di energia”, ha concluso rispondendo alle domande dei giornalisti.
La posizione dell’Italia
“Il nucleare è necessario per decarbonizzazione. Ogni Paese deve scegliere se inserirlo nel proprio mix energetico. Così è stato deciso alla Cop28, così nel G7 a guida italiana e così nella dichiarazione che adottiamo oggi. Non siamo disponibili a compromessi”. Lo ha dichiarato via X la viceministra dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Vannia Gava, prendendo parte al Consiglio Ue Ambiente in corso a Lussemburgo. I ministri devono adottare il mandato dell’Ue per la Cop29, la conferenza delle Nazioni Unite sul clima del 11-22 novembre a Baku, in Azerbaigian. Parte delle divisioni sul testo di conclusioni riguardano l’inclusione di un riferimento dell’energia dell’atomo.
“Per l’Italia è importante che non venga limitata e scoraggiata alcuna tecnologia utile all’abbattimento delle emissioni, come la CCS, la Carbon Capture and Storage, che consideriamo strategica per la decarbonizzazione, così come riconosciuto anche dalla dichiarazione del G20. È essenziale utilizzare tutte le tecnologie a zero e basse emissioni, inclusa l’energia nucleare, già citata nella COP28 e nella tassonomia Ue, per garantire una transizione energetica efficace, preservando la competitività”.
Le parole del commissario europeo per l’Azione per il clima
Sul Nucleare “ciò che abbiamo sempre detto come Commissione è che spetta agli Stati membri. È la loro valutazione, fa parte della nostra tassonomia, e quindi fa parte della soluzione”. Lo ha detto il commissario europeo per l’Azione per il clima, Wopke Hoekstra, al suo arrivo al Consiglio Ambiente a Lussemburgo. Gli stati Ue stanno cercando di definire la loro posizione per la Cop29 a Baku e l’uso del Nucleare è motivo di divisione.