Il maltempo sconvolge l’Emilia-Romagna: è la 4ª alluvione in un anno e mezzo, esondazioni nella notte | FOTO e VIDEO

La regione, già segnata da catastrofiche inondazioni negli ultimi 18 mesi, ha dovuto affrontare un altro evento estremo
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MeteoWeb

L’Emilia-Romagna si ritrova nuovamente ad affrontare le conseguenze di una drammatica alluvione e, questa volta, ad essere colpita duramente dal maltempo vi è anche la provincia di Bologna. La regione, già segnata da catastrofiche inondazioni negli ultimi 18 mesi, ha dovuto affrontare un altro evento estremo, la 4ª  alluvione dal maggio 2023. Le piogge incessanti e intense hanno provocato gravi danni, con fiumi esondati, strade allagate e intere comunità in crisi.

Alluvione in Emilia-Romagna: le zone più colpite, Bologna e il Savena

La pioggia è caduta senza sosta per oltre 18 ore, con accumuli che hanno raggiunto picchi di oltre 80 mm in appena 4 ore. La città di Bologna si è trovata in grande difficoltà: i torrenti Ravone e Savena, insieme al fiume Reno, sono esondati, trasformando le principali arterie cittadine in fiumi di acqua e fango. Via Saffi, un’importante via di accesso al centro cittadino, è stata completamente sommersa, colpendo anche l’ospedale Maggiore. A San Lazzaro di Savena, il fiume omonimo ha rotto gli argini, inondando gran parte dell’area, e altre comunità limitrofe come la Val di Zena e l’area di Ca’ Ghironda sono state evacuate.

Castel Maggiore (BO)

Nella zona di Bologna sono caduti 165 mm di pioggia, di cui 140 in 6 ore, “il quantitativo medio di due mesi (autunnali) di precipitazioni“, ha spiegato Debora Badiali, sindaco di Budrio nel fare il punto dopo la notte di maltempo. “L’Idice è tracimato nei pressi dell’Inail sia verso destra che verso sinistra allagando sia zone di Vigorso che la parte Ovest del capoluogo. Abbiamo in corso anche una tracimazione in località Motta nel punto della finestra arginale. Abbiamo molte viabilità critiche perché si sta riversando l’acqua dell’Idice e quella di fossi e canali. Se non per emergenze, vi chiedo di limitare gli spostamenti“. “L’acqua sembra che stia lentamente defluendo, nonostante i livelli dell’Idice rimangono alti, e in giornata arriveranno squadre della protezione civile nazionale con pompe idonee per lo smaltimento dell’acqua“, ha aggiunto Badiali.

Interventi di emergenza e danni diffusi

I Vigili del Fuoco sono stati chiamati a intervenire in centinaia di casi in tutto il bolognese, utilizzando gommoni per spostarsi nelle aree più colpite. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha lanciato un appello ai cittadini tramite i social, invitandoli a evitare di uscire e a salire ai piani superiori delle abitazioni vicino ai corsi d’acqua. Alcune aree della città sono rimaste senza corrente elettrica, e il cinema Modernissimo, in pieno centro, è stato evacuato a causa di infiltrazioni d’acqua. Nonostante l’allerta lanciata dalle autorità, la situazione è rimasta critica fino alla mezzanotte, quando finalmente le piogge sono diminuite d’intensità.

Strade allagate a Bologna. Foto Max Cavallari / Ansa

Esondazioni nella notte

L’esondazione dei fiumi in Emilia-Romagna è proseguita nel corso della notte con l’alluvione che si è estesa dall’area metropolitana di Bologna, interessando Ravenna, Modena, Reggio e giungendo verso Piacenza: è quanto ha reso noto il presidente facente funzione della Regione, Irene Priolo, invitando i residenti a seguire alla lettera le indicazioni dei sindaci. “Abbiamo avuto diverse criticità nell’area metropolitana di Bologna, anche perchè ci erano stati forniti modelli diversi di evoluzione della perturbazione rispetto a quella effettiva. Prima la maggior parte delle criticità si sono concentrate su Bologna, poi a esondare sono stati quasi tutti gli affluenti a destra e a sinistra del Reno. Quasi tutti i corsi d’acqua hanno superato soglia 3, peggio ancora del maggio 2023“.

Nella notte è stata segnalata la rottura dell’argine del Quaderna nel comune di Medicina e del Sillaro verso Ravenna, mentre il livello del Senio a Tebano è stabile. Segnalato anche un guasto tecnico del sito dell’Arpae (l’Agenzia per la protezione ambientale dell’Emilia) che ha impedito di fotografare la quota dei fiumi.

Non uscite di casa, restate al sicuro, molte strade sono impraticabili” è l’appello dei sindaci che Priolo ha rinnovato.

Intorno alle 3 il Comune di Conselice riportava: “La situazione sul Sillaro è molto critica. Protezione civile e Polizia locale con sonora hanno avvisato coloro che abitano a 300 metri dal Sillaro di evacuare e i residenti di Conselice ad un km dal fiume di andare ai piani alti. L’allerta è alta“. In seguito, alle 6, l’Amministrazione comunale ha fornito il seguente aggiornamento: “Stanno iniziando a transitare nel nostro territorio le piene dei fiumi Santerno e Senio. Il Santerno ha raggiunto il colmo di piena a Sant’Agata tra soglia 2 e 3 e passerà a Cà di Lugo, San Lorenzo, Santa Maria in Fabriago, San Bernardino nelle prossime ore. La piena è importante ed è attivo il monitoraggio, al momento non si segnalano criticità ma l’attenzione resta alta. La piena del Senio ha superato Castel Bolognese e sta raggiungendo Cotignola con una soglia prossima a 3. Anche qui parliamo di una piena importante e il monitoraggio è attivo. Maggiori criticità si registrano sul Sillaro, dove sono in corso esondazioni che, per il momento, non stanno interessando le zone di Conselice e Massa Lombarda“.

Transito della piena del Senio a Cotignola

Allagamenti di strade, case, garage e locali interrati nella zona di Modena Est nella notte: esondati diversi fossi e torrenti nel quartiere musicisti e in zona Paganine. Molti tombini sono “saltati” a causa della pressione dell’acqua che poi ha raggiunto le abitazioni e ha reso impraticabili molte strade. Nella provincia è esondato il rio Merdone a Savignano, problemi anche in diverse frazioni di Castelfranco Emilia. A Montale Rangone è esondato il torrente Tegagna, stessa situazione per il Nizzola a Cavidole.

Principali criticità

Le principali criticità al momento si riportano ad Anzola dell’Emilia, Bologna, Castel Maggiore, Pianoro, Botteghino di Zocca, San Lazzaro di Savena, Ozzano dell’Emilia, Cento e Molinella (in corso l’evacuazione di Selva Malvezzi (BO) a causa delle criticità di Quaderna e Idice). Esondati Ravone, Navile, Savena Abbandonato, Savena, Ghironda e Idice. Le ondate di piena ora stanno transitando nella pianura bolognese.

Nel Reggiano, Modenese e Parmense la soglia rossa è stata superata da Rovacchia, Enza, Crostolo e Tiepido.

Un territorio fragile e impreparato

Questa ennesima alluvione solleva interrogativi urgenti sulla gestione del territorio emiliano-romagnolo. La cementificazione diffusa, la presenza di fiumi tombati e gli argini sopraelevati hanno reso il territorio estremamente vulnerabile. Non è più sufficiente attribuire la responsabilità a “tombini intasati”.

Il terreno, già saturo dalle precedenti ondate di maltempo, non è riuscito ad assorbire l’ennesimo accumulo di acqua, amplificando i danni. Anche altre province dell’Emilia-Romagna, come quelle di Modena e Reggio Emilia, hanno segnalato allagamenti, con strade interrotte e circolazione ferroviaria rallentata.

Il futuro della regione tra emergenze e prevenzione

Questa quarta alluvione in un arco di tempo così breve richiama la necessità di un ripensamento complessivo delle infrastrutture. È fondamentale che le istituzioni intraprendano azioni concrete per riprogettare le infrastrutture idrauliche e urbanistiche, in modo da prevenire ulteriori disastri e salvaguardare le comunità locali.

Per monitorare nel modo migliore possibile la situazione meteo in tempo reale, di seguito forniamo un elenco delle pagine con tutte le informazioni utili per seguire il nowcasting meteorologico minuto per minuto:

Di seguito i link per l’accesso diretto alle pagine con le previsioni meteo per le principali città della regione.

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