I residenti nell’Unione europea dovrebbero accumulare scorte di emergenza in caso di scoppio di una guerra o di un’altra grave emergenza, secondo il rapporto sulla preparazione civile e militare dell’Europa intitolato “Safer Together – Strengthening Europe’s Civilian and Military Preparedness and Readiness” pubblicato ieri dall’ex presidente finlandese Sauli Niinistö in qualità di consigliere speciale del presidente della Commissione europea.
La relazione rileva che l’UE non era preparata né alla pandemia di COVID-19 né all’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina e che deve passare “dalla reazione alla preparazione proattiva“. Nell’ambito di questa strategia, l’UE dovrebbe consigliare alle famiglie di essere pronte ad essere autosufficienti per un minimo di 72 ore in caso di emergenza, afferma il rapporto. Consiglia agli Stati membri di fornire ai propri cittadini linee guida sull’accumulo di scorte, sulle evacuazioni e su come accedere ai servizi di emergenza, tra le altre cose.
Un’indagine citata nel rapporto delinea varie forniture essenziali per le famiglie in caso di emergenza, tra cui scorte di cibo, bevande e medicine, una torcia elettrica e una radio alimentata a batteria.
Sebbene il rapporto non citi l’aggressione russa come l’unica minaccia possibile, la cita come una delle principali. “Non abbiamo un piano chiaro su ciò che l’UE farà in caso di aggressione armata contro uno Stato membro. La minaccia di guerra posta dalla Russia alla sicurezza europea ci costringe ad affrontarla come un elemento centrale della nostra preparazione, senza minare il lavoro per prepararci ad altre gravi minacce“, si legge nel rapporto.