Un investimento di circa 17 milioni di euro con effetti che si riverbereranno per i prossimi quindici anni: drastica riduzione dell’impatto ambientale di CO₂ pari a circa 50.000 tonnellate, equivalenti ad un bosco di circa 700 ettari di foresta, coinvolgimento di 55 persone tra manutenzione, servizi e pulizie della struttura. Sono i principali dati relativi all’impianto a biometano che Stellantis intende realizzare a San Nicola di Melfi sulla scia del via libera della Giunta regionale alle nuove linee guida per la disciplina dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) e al disciplinare Api-bas per la costruzione di impianti per lo sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili.
Le caratteristiche del sito sono state illustrate in Consiglio regionale. L’impianto dovrebbe entrare in funzione entro l’estate del 2026, con l’inizio dei lavori programmato per aprile 2025 dopo aver completato un complesso percorso burocratico. Come “combustibile” non saranno utilizzati rifiuti ma sottoprodotti agroindustriali, tra cui le acque di vegetazione dei frantoi, e materiale derivante dal trattamento di effluenti zootecnici (liquame suino e bovino).