I Vigili del Fuoco sono ancora al lavoro alla MagMa di Chieti Scalo che produce materiale plastico, per spegnere le fiamme dell’incendio divampato intorno alle 21 di ieri, lunedì 30 settembre, e che hanno continuato a bruciare per tutta la notte, distruggendo l’intera fabbrica. Il fumo nero che si è sviluppato è visibile in diversi centri anche a decine di chilometri di distanza. I tecnici dell’Arta, genzia regionale per la tutela dell’ambiente, sono sul posto per effettuare i primi rilievi sull’aria.
L’ordinanza del sindaco, Diego Ferrara, prevede la sospensione delle attività didattiche in tutte le scuole di ogni ordine e grado, compresi i nidi di infanzia, anche privati, e i centri aggregativi e la chiusura completa delle scuole anche per il personale Ata e amministrativo. Chiusa anche l’Università D’Annunzio.
Nell’ordinanza, si fa anche espressamente divieto di raccolta e di consumo di prodotti ortofrutticoli e foraggio per animali, di pascolo degli animali da cortile e d’affezione, di utilizzo dei condizionatori d’aria e sostituzione dei filtri in caso di utilizzo degli stessi nella giornata odierna. Invito alla cittadinanza di tenere chiuse le finestre, di limitare gli spostamenti e di indossare le mascherine per chi risiede nelle vicinanze dello stabilimento andato distrutto.
Ferrara è in contatto anche con la Asl per eventuali precauzioni da adottare.
Sulla questione c’è stata una riunione in Prefettura. ”La palla passa all’Arta – Agenzia regionale di tutela ambientale – informa il Comune di Chieti – già sul posto e che sta già effettuando i primi rilievi sull’aria, monitorando anche i dati che arrivano dalle centraline di controllo installate da mesi a Chieti Scalo”.
Incendio alla Kemipol di Pineto: scuole chiuse in 5 comuni
È stato quasi completamente domato l’incendio che da ieri sta interessando la Kemipol, ditta di solventi e diluenti di Scerne di Pineto (Teramo). Restano da spegnere piccoli focolai all’interno dell’area. Durante la notte è stato mantenuto un dispositivo di soccorso costituito da 30 unità e 15 automezzi operativi dei Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Teramo. Grazie al massiccio intervento di uomini e mezzi, provenienti da tutte le sedi del Comando e dalle sedi di Pescara e L’Aquila, l’incendio è rimasto confinato al magazzino dove si sono innescate le prime fiamme e non si è propagato alle altre porzioni dell’azienda. Per il completamento delle operazioni di spegnimento sul posto, restano impegnate 16 unità con nove automezzi operative.
Scuole chiuse in cinque Comuni oggi nel Teramano a causa dell’incendio: niente lezioni, a seguito delle decisioni dei sindaci della zona, a Pineto, Atri, Silvi, Roseto, Morro d’Oro e Notaresco.
Il sindaco di Roseto degli Abruzzi, Mario Nugnes, ha firmato l’ordinanza contingibile e urgente 56/2024, emanata a seguito della riunione con la Prefettura e i sindaci dei comuni limitrofi, sentiti i Vigili del Fuoco, i Carabinieri, e in particolare in seguito alla comunicazione ufficiale rilasciata dalla Asl di Teramo. Sulla base di tali indicazioni e “con l’obiettivo di garantire la tutela della salute pubblica”, il primo cittadino ha adottato le seguenti misure precauzionali, valide per le prossime 24 ore: sospensione delle attività didattiche in tutte le scuole di ogni ordine e grado, compresi i nidi d’infanzia e i centri aggregativi; divieto di raccolta e di consumo di prodotti ortofrutticoli e foraggio per animali; divieto di pascolo e di razzolamento degli animali da cortile e d’affezione; divieto di utilizzo dei condizionatori d’aria e obbligo di sostituzione dei filtri in caso di utilizzo nella giornata odierna; divieto di soggiorno all’aria aperta se non muniti di mascherine facciali filtranti. Inoltre, il sindaco invita la cittadinanza a: chiudere le finestre e non esporsi ai fumi; evitare spostamenti e frequentazioni dell’area interessata dall’incendio, se non per ragioni strettamente necessarie ed urgenti; sospendere le attività lavorative nel raggio di 2 km dal luogo dell’incendio, compatibilmente con il sistema di produzione.
Sostanze chimiche potenzialmente dannose nell’aria
I primi risultati analitici ottenuti sui quattro campioni di aria prelevati dai tecnici dell’Agenzia regionale per la tutela dell’Ambiente (Arta), a poche ore dallo scoppio dell’incendio nella ditta di solventi Kemipol a Scerne di Pineto (Teramo), hanno rilevato concentrazioni significative di sostanze chimiche organiche potenzialmente dannose per la salute umana, limitate però all’area immediatamente circostante il capannone incendiato. Già a un chilometro di distanza dal rogo – si legge in una nota dell’Arta – la situazione appare meno critica, con livelli di contaminazione decisamente inferiori.
Le analisi effettuate sul primo campione, prelevato in prossimità del capannone da dove sono partite le fiamme, hanno rilevato una concentrazione totale di composti organici volatili (VOC) pari a 80 ppb (parti per miliardo). In particolare, sono stati rilevati i seguenti composti: toluene, o-xilene, p-xilene, etilbenzene e m-xilene, noti come idrocarburi aromatici, comunemente impiegati come solventi industriali e in vari processi chimici. Il campione ha evidenziato una presenza significativa di etilacetato, composto organico spesso utilizzato come solvente in ambito sia industriale sia domestico, per le sue proprietà chimiche e la relativa bassa tossicità rispetto ad altri solventi.
Nel secondo campione prelevato in zona Torre San Rocco, a circa 1 chilometro in linea d’aria rispetto al rogo, le analisi hanno evidenziato la presenza dei seguenti composti: toluene, o-xylene e p-xilene, per una concentrazione totale di circa 3 ppb (parti per miliardo). Sul terzo campione, infine, eseguito in prossimità dell’istituto scolastico Moretti di Roseto degli Abruzzi (Teramo), a circa 2 km in linea d’aria rispetto al luogo dell’incendio, sono state rilevate tracce di toluene in concentrazione non significative, inferiori ad 1 ppb.
Le analisi sono state effettuate tramite gascromatografia-spettrometria di massa (GC-MS), tecnica altamente efficace utilizzata per separare, identificare e quantificare le sostanze chimiche presenti in un campione. “Le concentrazioni delle sostanze inquinanti generate dalla combustione – spiega il direttore generale di Arta, Maurizio Dionisio – sono risultate elevate nelle immediate vicinanze del focolaio, ma diminuiscono progressivamente con la distanza. Anche le centraline fisse per il monitoraggio della qualità dell’aria localizzate a Pescara – conclude – non hanno rilevato valori oltre i limiti”.