Incendio Taranto: 2 operai feriti, impatto ambientale contenuto | VIDEO

L’incendio scoppiato in un capannone in zona Bellavista a Taranto è ora sotto controllo
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Due operai sono rimasti lievemente coinvolti nell’incendio che questa mattina si è sviluppato in un grande capannone nell’area retroportuale di Taranto. L’incendio, divampato nel capannone di una di un’impresa importatrice di prodotti, anche dalla Cina, ha generato un’imponente nube di fumo nero visibile in quasi tutta Taranto e che ha creato preoccupazione nei cittadini.

Secondo quanto ricostruito dall’AGI con fonti vicine ad Arpa Puglia – l’Agenzia per l’ambiente della Regione Puglia intervenuta sul posto insieme a Vigili del Fuoco, forze di Polizia e soccorritori -, l’incendio sarebbe stato causato da un improvviso disservizio elettrico. Sarebbe andata via la corrente e gli addetti al lavoro sono andati al quadro per riattivarlo, quando c’è stata una fiammata che ha attaccato una plafoniera che è poi caduta sui cartoni stoccati nel deposito, dando origine all’incendio. I materiali depositati erano perlopiù addobbi natalizi per alberi e presepi in attesa di essere consegnati. Pare che il capannone fosse dotato solo di estintori e non di un impianto antincendio ad hoc che attiva getti d’acqua. Il fatto che poi si trovasse tutto materiale plastico, ha facilitato la diffusione delle fiamme.

Per quanto riguarda i feriti, un operaio ha riportato leggere ustioni, probabilmente mentre tentava di spegnere le fiamme; l’altro, invece, ha accusato uno stato d’intossicazione dovuto all’inalazione dei fumi.

Incendio sotto controllo

L’incendio è ora sotto controllo. “In via precauzionale, vi chiediamo di non esporvi inutilmente ai fumi che seguono la direzione del vento. I valori rilevati in leggero aumento da Arpa Puglia nella zona di San Vito nella fascia oraria 08/09.00 attualmente sono rientrati nei valori normali”, si legge sulla pagina Facebook del Comune di Taranto. I Vigili del Fuoco e le forze dell’ordine sono sul posto e stanno monitorando la situazione.

Impatto ambientale

Sul fronte ambientale, l’impatto è stato contenuto, nonostante abbia preso fuoco un ingente quantitativo di materiali plastici e cartoni. Il vento di nord-ovest e l’ubicazione del capannone hanno fatto sì che la nube non sia passata sulla città di Taranto, spingendosi invece, via Mar Grande, verso la frazione urbana di San Vito. In questa zona di Taranto, l’odore acre dell’incendio è stato molto avvertito.

La centralina Arpa installata a San Vito e addetta al monitoraggio della qualità dell’aria ha riscontrato “un lieve innalzamento” di alcuni parametri tra le 8 e le 9 di questa mattina, tra cui gli ossidi di azoto. Innalzamenti ha pure evidenziato il rilevatore di idrocarburi policiclici aromatici, mentre sono rimasti stabili i valori di ossidi di zolfo. I valori aumentati, si afferma, “sono quelli tipici di un incendio”. “Impatto contenuto – spiegano le fonti – grazie anche alla bella giornata e al fatto che l’aria calda favorisce una mitigazione degli effetti”.

Arpa ha infine installato nella zona di San Vito un campionatore ad alto volume che per circa 15 ore controllerà la zona in modo da acquisire ulteriori dati, che saranno pronti tra qualche giorno.

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