Le forti piogge delle ultime ore hanno causato gravi criticità in Bosnia ed Erzegovina e, secondo i servizi di protezione civile, la situazione più difficile è nella regione di Jablanica. Le precipitazioni incessanti hanno causato inondazioni, frane e smottamenti, e ci sono anche molte vittime, tra Jablanica, Konjica, Kiseljak, Fojnica e Kreševo. Il bilancio diffuso dalle autorità indica 19 morti accertati e una quarantina di dispersi, oltre a numerosi feriti anche gravi.
Un temporale accompagnato da pioggia nella zona di Mostar, Konjic e Jablanica ha causato l’attivazione di un gran numero di frane, smottamenti su strade e zone allagate a causa dello sversamento di grandi quantità di acqua da fiumi e laghi, e secondo le informazioni attualmente a disposizione del Governo del Cantone Erzegovina-Neretva (HNK), esiste la possibilità che vite umane siano a rischio a causa dell’attivazione di frane e dell’improvviso innalzamento del livello dell’acqua nelle aree popolate.
Gravi i danni all’agricoltura e alle altre attività produttive. Lo straripamento di fiumi e torrenti ha travolto numerosi ponti e cavalcavia, mentre frane e smottamenti hanno interrotto strade e linee ferroviarie. L’interruzione nelle reti stradali rende difficile l’arrivo delle squadre di soccorso.
Aiuti e sostegno alle operazioni di soccorso sono stati annunciati dai Paese vicini, in primis Serbia e Croazia, mentre anche Eufor, la missione militare dell’Unione europea in Bosnia-Erzegovina, ha mobilitato i suoi elicotteri per il trasporto di feriti gravi agli ospedali di Mostar e altre località della regione.
Il leader serbo-bosniaco Milorad Dodik, che è Presidente della Republika Srpska (Rs), l’entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina, ha annunciato lo stanziamento di 250mila marchi convertibili (KM, la valuta in circolazione nel Paese, somma pari a circa 125mila euro) in aiuti a favore di cinque località particolarmente colpite dalle alluvioni, tutte situate nella Federazione croato-musulmana, l’altra entità di cui si compone la Bosnia-Erzegovina. Gli aiuti andranno per 50 mila KM ciascuno ai Comuni di Jablanica, Kiseljak, Kresevo, Fojnica e Konjic. Dodik, riferiscono i media locali, ha espresso le sue più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime, sottolineando la piena disponibilità della Republika Srpska a prestare aiuti e soccorsi per i danni delle alluvioni.
Le Nazioni Unite hanno espresso cordoglio per le vittime delle inondazioni in Bosnia-Erzegovina, offrendo la disponibilità a sostenere le popolazioni colpite con aiuti e assistenza. “I nostri pensieri sono rivolti a coloro che sono stati colpiti da queste devastanti inondazioni, e soprattutto alle famiglie di coloro che hanno perso i loro cari o sono scomparsi”, si legge in un comunicato diffuso a Sarajevo dall’Ufficio del coordinatore residente delle Nazioni Unite per la Bosnia-Erzegovina.
Situazioni difficili per l’acqua alta si registrano anche nella vicina Croazia a causa dello straripamento di alcuni fiumi, in particolare la Sava, che attraversa la capitale Zagabria.
Piogge record nelle ultime 72 ore sui Balcani
Precipitazioni eccessive si sono materializzate sui Balcani occidentali nelle ultime 72 ore, seguendo l’Adriatico dalla Slovenia al Montenegro. Gli accumuli pluviometrici più impressionanti delle ultime 24 ore sono: 249mm a Gračac, in Croazia, 245mm a Žabljak, in Montenegro, 208mm sul Vogel, in Slovenia. Le aree fortemente colpite della Bosnia Erzegovina hanno ricevuto oltre 100mm per alcune ore.