Spazio e sostenibilità: intesa tra ASI, Portogallo e Finlandia per ridurre CO₂ e rifiuti

Valente ha infine evidenziato quanto le tecnologie spaziali siano ormai integrate nella nostra quotidianità, anche se spesso non ce ne rendiamo conto
MeteoWeb

Lo spazio sta diventando sempre più un settore in cui la sostenibilità rappresenta un valore fondamentale. Oggi, durante l’International Astronautical Congress (IAC) di Milano, l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), insieme alle agenzie spaziali di Finlandia e Portogallo, ha firmato una dichiarazione congiunta alla presenza dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), per promuovere azioni concrete che tutelino l’ambiente, con un’attenzione particolare alle generazioni future. Il presidente dell’ASI, Teodoro Valente, ha spiegato che queste iniziative puntano a ridurre l’impatto ambientale, abbattendo le emissioni di CO₂ grazie al ricorso alle energie alternative, e affrontano anche il problema dell’inquinamento spaziale, tra cui la gestione dei detriti orbitanti.

Mettere in campo in tutti i domini spaziali quelle azioni che sono volte a preservare il nostro pianeta soprattutto per le future generazioni, quindi la riduzione dell’impatto ambientale, tutta la parte che riguarda la riduzione delle emissioni di CO₂ con il ricorso ad energie alternative, tutto ciò che attiene alla riduzione dell’inquinamento, diciamo così, spaziale con il tema dei rifiuti, i detriti spaziali e tanto altro”, ha dichiarato Valente in un’intervista rilasciata all’agenzia ‘Dire’.

L’accordo, firmato presso l’IAC di Milano, ha l’obiettivo di promuovere una gestione socialmente e ambientalmente responsabile delle attività spaziali, garantendo che le future missioni aerospaziali siano sostenibili nel lungo termine. Valente ha poi sottolineato due aspetti fondamentali della sostenibilità spaziale: quella “nello” spazio, che riguarda gli asset come i satelliti, e quella “dallo” spazio, che si riferisce alle tecnologie che consentono di migliorare la vita sulla Terra, ad esempio con il monitoraggio delle risorse idriche e la gestione dei cambiamenti climatici. “Quando si parla di sostenibilità, si ha a mente la sostenibilità ‘nello’ spazio, quindi gli asset spaziali, per esempio i satelliti ma non solo, e la sostenibilità ‘dallo’ spazio, cioè l’uso di tutte quelle metodologie e tecnologie derivanti dalla possibilità di elaborare dati satellitari che sono volti a rendere migliore la vita sul nostro pianeta, a gestire i cambiamenti climatici, a gestire le risorse idriche, a monitorare il territorio”, ha spiegato il presidente dell’ASI.

Valente ha infine evidenziato quanto le tecnologie spaziali siano ormai integrate nella nostra quotidianità, anche se spesso non ce ne rendiamo conto. Ha citato esempi come le previsioni meteorologiche e il broadcasting televisivo, entrambi resi possibili dai satelliti, e ha menzionato le telecomunicazioni via internet e il GPS sui cellulari, strumenti che ormai fanno parte della routine di ognuno di noi: “Molto più vicina alla nostra vita quotidiana di quanto venga comunemente percepito… si pensi solo alle previsioni meteorologiche, al broadcasting televisivo ‘che senza satelliti non esisterebbe’, per non dire delle telecomunicazioni satellitari via internet, ‘a una cosa che tutti quanti noi comunemente utilizziamo in maniera routinaria: il Gps sul cellulare’”.

Condividi