L’inverno 2024/2025 potrebbe presentare scenari climatici meno definiti del previsto, a causa dell’incertezza legata all’arrivo di La Niña. Le temperature dell’acqua nell’Oceano Pacifico centrale, che solitamente segnalano l’insorgenza di questo fenomeno, non hanno mostrato il consueto raffreddamento nei mesi recenti. La Niña si verifica, infatti, quando le temperature marine scendono di almeno 0,5°C al di sotto della media a lungo termine, ma al momento questo raffreddamento significativo non si è ancora manifestato.
I dati diffusi nel rapporto di ottobre indicano una situazione pressoché invariata rispetto a settembre. Attualmente, le possibilità di una La Niña durante l’inverno sembrano ridotte rispetto a quanto si prevedeva inizialmente. Tuttavia, gli esperti del Climate Prediction Center (CPC) della NOAA mantengono una cauta prospettiva, stimando ancora una probabilità del 60% che La Niña possa emergere nel corso del prossimo mese.
Se questo fenomeno si dovesse verificare, è probabile che sarà di debole intensità e potrebbe non proseguire oltre la prima parte dell’inverno. Una La Niña debole comporterebbe effetti attenuati rispetto a quelli solitamente associati a questo fenomeno climatico, come variazioni significative nei modelli di precipitazione o cambiamenti drastici nelle temperature. La NOAA ha sottolineato che una La Niña meno intensa potrebbe ridurre la probabilità di impatti climatici invernali tradizionali, rendendo più difficile prevedere con precisione l’evoluzione stagionale.
Nonostante l’incertezza, La Niña, anche in forma attenuata, potrebbe comunque avere un impatto sul clima di alcune regioni, sebbene gli effetti saranno meno marcati. Di conseguenza, le previsioni stagionali dovranno considerare una maggiore variabilità, soprattutto per quanto riguarda il comportamento di temperature e precipitazioni nel corso dell’inverno.
Gli esperti continueranno a monitorare attentamente l’evoluzione delle condizioni climatiche e oceaniche nelle prossime settimane, pronti a fornire aggiornamenti man mano che la situazione si chiarirà. Sebbene una La Niña più debole possa generare anomalie meno accentuate rispetto alle attese iniziali, le regioni più sensibili alle variazioni climatiche legate a fenomeni oceanici potrebbero comunque risentire di qualche effetto, seppur moderato.
In conclusione, l’inverno 2024/2025 si prospetta caratterizzato da una maggiore incertezza rispetto alle previsioni iniziali, in attesa di ulteriori sviluppi riguardo all’effettiva intensità e durata di La Niña.