Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) ha recentemente decretato l’iscrizione di tre risorse vegetali delle montagne lombarde all’Anagrafe Nazionale della Biodiversità di Interesse Agricolo e Alimentare. Si tratta del “Mais delle Fiorine” (Zea mays), del “Grano Siberiano Valtellinese” (Fagopyrum tataricum) e del “Ciuenlai” (Cyclanthera pedata), risorse che UNIMONT, polo d’Eccellenza dell’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con agricoltori, associazioni, enti di ricerca e di governance (dal livello locale a quello nazionale), sta studiando da alcuni anni nell’ambito di vari progetti di ricerca fra cui “CAIGUA – Caratterizzazione di cultivar di caigua della Lombardia per la conservazione e la valorizzazione di risorse agro-alimentari e officinali innovative” (finanziato da Regione Lombardia su Fondi PSR) e il Progetto PNRR Agritech-Spoke 7 “Integrated models for the development of marginal areas to promote multifunctional production systems enhancing agroecological and socio-economic sustainability”.
Le schede descrittive delle tre varietà locali tradizionali e i relativi decreti ministeriali di iscrizione sono consultabili online sul Portale Nazionale della Biodiversità di Interesse Agricolo e Alimentare del MISAF
Queste risorse rappresentano le prime cultivar tradizionali lombarde (landraces) iscritte all’Anagrafe Nazionale, convalidando il percorso di valutazione avviato dalla Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia in collaborazione con UNIMONT e altri istituti di ricerca.
L’iscrizione attesta l’unicità di queste cultivar a livello scientifico e nazionale, riconoscendone il legame con il territorio montano in cui vengono storicamente coltivate. Tale riconoscimento faciliterà la loro tutela e valorizzazione, oltre a promuovere i prodotti derivanti dalle loro filiere agroalimentari ed erboristiche.