ISPRA: il nostro patrimonio di conoscenza per affrontare i cambiamenti climatici

“Dati a disposizione di tutti, dei decisori, della collettività e anche degli operatori economici che dovranno realizzare le infrastrutture importanti per la produzione di energia come l’eolico offshore”
MeteoWeb

La grande fortuna di ISPRA è un patrimonio conoscitivo che ci viene da progetti enormi che stiamo gestendo. Sul fronte degli impatti dei mutamenti climatici bisogna essere bravi a costruire gli scenari attuali e futuri”, afferma Maria Siclari, direttrice generale dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), in occasione della visita di Leena Ylä-Mononen, direttrice esecutiva dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (European Environment Agency – EEA), in Italia.

La creazione di scenari per affrontare i cambiamenti climatici è cruciale, e Siclari sottolinea che “è possibile”. Attualmente, ISPRA è impegnata nel più grande progetto sul mare, il PNRR MER (Marine Ecosystem Restoration). Con il progetto MER, “rafforzeremo il sistema di osservazione degli ecosistemi con boe a diverse miglia dalla costa, antenne, un patrimonio conoscitivo anche di dati meteoclimatici che ci permetteranno di avere informazioni utili per costruire gli scenari che riguarderanno la nostra Penisola nei prossimi decenni”, spiega la direttrice.

I dati raccolti saranno messi a disposizione di tutti: “Dati a disposizione di tutti, dei decisori, della collettività e anche degli operatori economici che dovranno realizzare le infrastrutture importanti per la produzione di energia come l’eolico offshore”, aggiunge Siclari.

Oltre a MER, ISPRA sta lavorando su numerosi altri progetti rilevanti per il monitoraggio ambientale, tra cui “l’osservazione della Terra dallo Spazio e il monitoraggio della risorsa idrica”, conclude Siclari, evidenziando l’importanza di un approccio integrato e multidisciplinare per la gestione delle sfide ambientali future.

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