La rivoluzione delle wallbox V2G in corrente alternata: dal 2025 la Gran Bretagna guida il cambiamento energetico

Le auto elettriche collegate alla wallbox potranno contribuire attivamente alla gestione della rete, cedendo energia nei momenti di alta domanda e caricandosi nei momenti in cui l'offerta energetica è abbondante
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Nel 2025, il panorama della mobilità elettrica vedrà un cambiamento epocale con il lancio della prima wallbox Vehicle-to-Grid (V2G) in corrente alternata sul mercato britannico. Questo dispositivo, sviluppato dall’azienda britannica Myenergi, rappresenta una soluzione innovativa nel campo delle ricariche per auto elettriche, offrendo vantaggi sia per i proprietari dei veicoli elettrici che per i gestori delle reti energetiche. Ma cosa rende questa wallbox così rivoluzionaria e come si inserisce nel contesto della mobilità sostenibile?

La tecnologia V2G: un nuovo modo di interagire con la rete

La tecnologia V2G consente alle auto elettriche non solo di immagazzinare energia, ma anche di restituirla alla rete elettrica pubblica quando non è utilizzata per la guida. In altre parole, le auto elettriche diventano una risorsa per il sistema energetico nazionale, contribuendo a stabilizzare la domanda e l’offerta di energia. Questo avviene attraverso un meccanismo intelligente di carico e scarico che sfrutta le batterie delle auto come una sorta di “batteria virtuale” a disposizione della rete.

Alessandro Giubilo, CEO di Flexienergy, distributore italiano della wallbox Zappi di Myenergi, ha spiegato a QualEnergia.it le potenzialità di questa tecnologia: “Il V2G permette una gestione più efficiente dell’energia. Non solo offre un risparmio economico per i proprietari di veicoli elettrici, ma garantisce anche una maggiore stabilità alla rete, soprattutto in momenti di picchi di domanda o di eccesso di offerta da fonti rinnovabili”.

Il funzionamento della wallbox V2G di Myenergi

Il nuovo prodotto di Myenergi sarà una wallbox in corrente alternata (AC) che avrà un costo solo leggermente superiore alle attuali stazioni di ricarica, rendendola accessibile a una vasta gamma di utenti. A differenza dei caricabatterie tradizionali, questa wallbox V2G permetterà all’auto non solo di ricaricarsi, ma anche di scaricare energia nella rete in base alle necessità del gestore. Questo crea un flusso bidirezionale di energia che è al centro della rivoluzione V2G.

Le auto elettriche collegate alla wallbox potranno contribuire attivamente alla gestione della rete, cedendo energia nei momenti di alta domanda e caricandosi nei momenti in cui l’offerta energetica è abbondante, per esempio quando c’è un surplus di energia rinnovabile. In questo modo, il proprietario del veicolo potrà guadagnare o risparmiare sulla bolletta elettrica, vendendo energia alla rete durante i picchi di domanda e comprandola quando i prezzi sono più bassi.

I vantaggi per i proprietari di veicoli elettrici

L’introduzione delle wallbox V2G offre vantaggi tangibili per i possessori di auto elettriche. Oltre a ridurre i costi di ricarica, questa tecnologia consente ai proprietari di partecipare attivamente al mercato energetico. Con la possibilità di cedere energia alla rete, i proprietari possono ottenere un ritorno economico, vendendo l’elettricità accumulata nelle batterie del proprio veicolo nei momenti di picco della domanda.

Inoltre, con l’aumento della diffusione di fonti energetiche rinnovabili come il solare e l’eolico, che possono produrre energia in eccesso in alcuni momenti della giornata, le auto elettriche diventano una risorsa fondamentale per l’accumulo e la distribuzione di questa energia pulita.

Come sottolinea Giubilo, “in Italia, così come in tutta Europa, siamo già pronti per l’adozione del V2G. Il 2025 segnerà l’inizio della distribuzione di questa tecnologia in tutto il continente, con la Gran Bretagna a fare da apripista”.

Il contesto normativo e le prospettive future

Sebbene la Gran Bretagna sia il primo mercato a vedere il lancio della wallbox V2G, l’intenzione di Myenergi è di espandere rapidamente la distribuzione in Europa, inclusa l’Italia, dove il contesto normativo si sta adeguando alle esigenze del V2G. Tuttavia, l’implementazione su larga scala richiederà il supporto di regolamentazioni che incentivino i cittadini a contribuire attivamente alla rete attraverso i loro veicoli.

L’Italia, in particolare, ha già avviato le prime sperimentazioni nel campo del V2G. Nel 2020, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha avviato un progetto pilota per testare l’integrazione delle auto elettriche nella rete elettrica nazionale. Questi progetti mirano a valutare il potenziale del V2G nel ridurre il carico sulle infrastrutture elettriche, che si troveranno a fronteggiare una crescente domanda di energia con la diffusione di veicoli elettrici e l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili.

Giubilo ha confermato che “l’Italia è pronta per questa tecnologia, e la diffusione delle wallbox V2G rappresenta un passo fondamentale verso una gestione più intelligente e sostenibile dell’energia”.

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