L’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) ha lanciato un’allerta sulla salute delle acque in Europa, con solo il 37% delle acque di superficie in buona o ottima salute ecologica. Il direttore dell’AEA, Leena Ylä-Mononen, ha evidenziato che le acque europee affrontano sfide senza precedenti che minacciano la sicurezza idrica. La salute chimica delle acque superficiali è buona solo nel 29% dei casi, mentre per le acque sotterranee raggiunge il 77%. L’inquinamento da nutrienti e sostanze chimiche nocive, come PFAS e microplastiche, rappresenta una grave minaccia, con l’agricoltura e l’inquinamento atmosferico che contribuiscono significativamente al problema. Il rapporto propone l’adozione di pratiche agricole più sostenibili e chiede di ridurre del 50% l’uso di pesticidi entro il 2030.
È fondamentale ripristinare la salute di fiumi, laghi e altre risorse idriche per garantire la loro resilienza per le generazioni future. Inoltre, i cambiamenti climatici, come siccità e inondazioni, e l’eccessivo sfruttamento delle risorse idriche aumentano la pressione sulle falde acquifere, rendendo prioritario per i governi il risparmio idrico e la conservazione degli ecosistemi.