Le Teorie del complotto su Q33 NY e l’11 settembre: un’analisi del fenomeno virale
Una delle teorie più diffuse all'inizio degli anni 2000 riguardava la presunta esistenza di un misterioso codice "Q33 NY", che secondo i teorici rappresentava uno degli aerei coinvolti negli attacchi al World Trade Center
Dopo gli attentati dell’11 settembre 2001, il mondo è stato inondato da una marea di teorie del complotto, alcune delle quali hanno trovato terreno fertile tra la popolazione ancora traumatizzata dagli eventi. Una delle teorie più diffuse all’inizio degli anni 2000 riguardava la presunta esistenza di un misterioso codice “Q33 NY“, che secondo i teorici rappresentava uno degli aerei coinvolti negli attacchi al World Trade Center. La leggenda metropolitana sosteneva che, digitando “Q33 NY” in un font specifico, come Wingdings o Webdings in Microsoft Word, sarebbero comparsi una serie di simboli inquietanti, inclusi un aereo, due torri, un teschio e una stella di David. Questa combinazione avrebbe suggerito un messaggio nascosto sugli attentati, evocando immagini di distruzione e facendo riferimento alla comunità ebraica.
Tuttavia, un esame più approfondito mostra come questa teoria sia priva di qualunque fondamento reale. Innanzitutto, “Q33 NY” non corrisponde al numero di volo di nessuno degli aerei coinvolti negli attacchi. Gli aerei che si schiantarono contro le Torri Gemelle appartenevano alle compagnie American Airlines (volo 11) e United Airlines (volo 175). Il codice “Q33 NY” è un’invenzione senza alcuna base nei fatti, progettata probabilmente solo per creare una suggestione.
Inoltre, l’interpretazione dei simboli generati digitando “Q33 NY” nel font Wingdings è completamente casuale. Wingdings è un font sviluppato da Microsoft che associa ogni carattere a un simbolo grafico, senza alcun intento specifico o collegamento a eventi storici. La combinazione risultante, che include simboli come un aereo e un teschio, è frutto del modo in cui i caratteri sono stati codificati nel font, senza nessuna correlazione con gli attacchi terroristici. Wingdings, infatti, era stato creato molto prima del 2001, e l’idea che possa contenere messaggi nascosti è un chiaro esempio di pareidolia — la tendenza a individuare modelli significativi in dati casuali.
La rapida diffusione di questa teoria cospirativa può essere in gran parte attribuita al contesto storico e sociale del periodo. Nei mesi successivi agli attentati, molte persone cercavano disperatamente spiegazioni per comprendere quanto accaduto, anche se questo significava affidarsi a teorie stravaganti. La combinazione di paura, shock e incertezza ha portato molti a vedere collegamenti in situazioni che, in realtà, erano semplicemente il risultato di coincidenze e casualità.
In sintesi, la storia di “Q33 NY” e dei simboli di Wingdings rappresenta un esempio lampante di come le teorie del complotto possano emergere e diffondersi in momenti di vulnerabilità collettiva. La nostra naturale tendenza a cercare significati nascosti in ciò che non comprendiamo può talvolta portarci fuori strada, soprattutto quando eventi traumatici spingono le persone a trovare risposte immediate e spesso irrazionali. Questa vicenda ci ricorda l’importanza di mantenere un approccio critico, basato su fatti e analisi razionale, per evitare di cadere vittime di narrazioni ingannevoli.