Quella del vulcano sottomarino Hunga Tonga di gennaio 2022 è stata una delle più grandi eruzioni vulcaniche della storia e ora, a due anni di distanza, una nuova ricerca dell’Australian National University ne ha rivelato la causa principale, che finora era rimasta sconosciuta. Un team di sismologi guidato da studenti è riuscito a fare nuova luce sull’esplosione naturale che ha dato inizio all’evento. Gli esperti hanno analizzato le rumorose ma preziose registrazioni sismiche dell’evento climatico per decifrarne il misterioso meccanismo fisico. “I nostri risultati confermano che c’è stata un’esplosione, forse dovuta a una roccia compressa dal gas, che ha rilasciato un’energia pari a cinque delle più grandi esplosioni nucleari sotterranee condotte dalla Corea del Nord nel 2017”, ha dichiarato Jinyin Hu, coautore dello studio e dottorando dell’ANU.
L’eruzione è avvenuta il 14 gennaio 2022 nell’arcipelago di Tonga, nell’Oceano Pacifico. L’Hunga Tonga è un vulcano sottomarino situato a 65 km a nord di Tongatapu, l’isola principale e, a seguito dell’eruzione, si sono verificati maremoti che si sono abbattuti su Tonga, sulle Figi, su Vanuatu e sulle isole Samoa americane. Gli tsunami hanno raggiunto i 45 metri di altezza nelle isole vicine. Il volume d’acqua sollevato durante l’evento, spiegano i ricercatori, è stato enorme. “In base alle nostre stime, c’era abbastanza acqua da riempire circa un milione di piscine olimpioniche standard”, ha spiegato Thanh-Son Pham, coatore dello studio.