Maltempo Bologna, sindaco: “la gente che vive in posti insicuri non può restare, serve il coraggio di dirlo”

Maltempo, il sindaco Lepore: "bisogna spiegare ai cittadini che il territorio dove vivono non è più sicuro, finché non si fanno degli interventi"
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Sono caduti oltre 160 millimetri di pioggia sul Comune capoluogo e la città metropolitana, un quantitativo di pioggia doppio rispetto a quello dell’alluvione di maggio e che di solito cade sul nostro territorio in due mesi d’autunno. Quindi un grande quantitativo d’acqua che si è riversato sulla nostra città”. Lo ha dichiarato il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, nel suo discorso in Consiglio comunale in merito all’alluvione che ha colpito la città.

Le previsioni che erano state fornite dal servizio Arpae della Regione Emilia Romagna non avevano previsto questo quantitativo e le indicazioni che ci erano arrivate riguardavano soprattutto precipitazioni copiose sulla pianura e sul Modenese, come invece non si è verificato – ha proseguito -. Purtroppo per noi, la maggior parte della pioggia si è riversata sui colli e sulla città. Questo ha impattato fortemente su quella che è la capacità del sistema idrogeologico e dei canali, che non hanno potuto contenere la grande quantità d’acqua che appunto si è riversata sulla città”.

Elettricità ed evacuazioni

Per quanto riguarda l’elettricità, nella città di Bologna già ieri sera sono state ripristinate la quasi totalità delle utenze che non presentavano problemi tecnici gravi. Attualmente si sta intervenendo su circa 150 utenze, che prevedono interventi più complessi per essere riattivate. Molte delle 500 persone evacuate nelle ultime ore, che hanno dovuto abbandonare anche solo temporaneamente la propria abitazione, stanno rientrando man mano che le condizioni lo consentono, a seguito degli interventi di ripristino.

Domani riaprono scuole e impianti sportivi

Domani, come già confermato dal sindaco, Matteo Lepore, riapriranno i nidi e le scuole di ogni ordine e grado in città. Sono in corso alcuni sopralluoghi puntuali scuola per scuola e la eventuale chiusura di singoli plessi sarà comunicata direttamente dalle scuole alle famiglie. A tutte le scuole si darà disposizione di non far uscire i bambini nei giardini scolastici.

Da domani, inoltre, verranno riaperti i centri sportivi mentre per quanto riguarda i parchi viene revocato il divieto di stazionamento, fatta eccezione per quelli collinari.

Lepore: “la gente che vive in posti insicuri non può restare”

A Bologna e provincia è sempre più urgente “un nuovo sistema idraulico e ingegneristico” per gestire le acque e adattare il territorio al clima che cambia. Ma sono opere che “richiedono scelte da far tremare i polsi. Bisogna spiegare ai cittadini che il territorio dove vivono non è più sicuro, finché non si fanno degli interventi”, ha affermato Lepore.

Il Ravone, ha spiegato il sindaco in aula, così come altri torrenti e rii che scorrono sotto Bologna, con queste piogge alluvionali si riempiono rapidamente e portano in città, nei cassoni in cui sono tombati, grandi quantità di acqua, fango e detriti, che l’attuale struttura idrica non è in grado di gestire e contenere. Per questo “dobbiamo pensare un nuovo sistema idraulico e ingegneristico – afferma il primo cittadino – per far arrivare meno acqua in questi imbuti in città. Non credo potremo togliere i palazzi sopra i torrenti tombati, quindi è una scelta obbligata”. In poche parole, bisogna intervenire a monte.

Bisogna dir la verità ai cittadini, anche se c’è la campagna elettorale – ammonisce il sindaco – sono le decisioni scomode e difficili che fanno la differenza, è troppo facile dire di chi è la colpa”. Si tratta di “opere che richiedono scelte da far tremare i polsi – mette in chiaro il sindaco – bisogna spiegare ai cittadini che il territorio dove vivono non è più sicuro, finché non si fanno degli interventi. E nel frattempo cosa diciamo ai cittadini? Non si può lasciare le persone a vivere in posti non sicuri”.

Il primo cittadino di Bologna ribadisce quindi anche un altro punto fermo: lo stop al consumo di suolo. “Abbiamo bisogno di scegliere da che parte stare – avverte – consumare suolo ancora è un errore e occorre su questo rivedere le scelte che continuano a vedere una continua espansione e a cementificazione del territorio. Cementificazione che non riguarda il tram, che non consuma suolo vergine. Mentre lo è continuare a fare interventi senza fine di logistico sul territorio vasto. Occorre avere il coraggio di dire che il consumo di suolo va fermato“, incalza Lepore.

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