“L’incontro di oggi a Roma con il Commissario di Governo, Figliuolo, sui Piani speciali per la messa in sicurezza del territorio in Emilia Romagna non è stato conclusivo, essendo emersa la necessità di alcuni approfondimenti. Ci siamo dati alcuni giorni per chiudere una intesa“. Lo scrive sui social Irene Priolo, Presidente facente funzioni dell’Emilia Romagna, in merito all’incontro avuto oggi con la struttura commissariale riguardo ai piani per la messa in sicurezza del territorio dopo le alluvioni.
“Da un lato c’è un Piano condiviso tra gli enti territoriali e la struttura commissariale, che ha ricevuto un parere positivo di merito da parte di tutti i Ministri coinvolti. Dall’altro c’è un tema di coperture, su cui il Commissario si sta confrontando col Ministero dell’Economia e delle finanze. Voglio essere chiara e ribadire un concetto: nessuno si aspetta di avere immediatamente a disposizione i 4,5 miliardi di euro previsti dal Piano, perché parliamo di una mole di opere strutturali che richiederanno comunque diversi anni per essere completate”, afferma.
“Al contrario, non si può nemmeno pensare che la prossima legge di bilancio non metta nulla sul 2025 e sul 2026, perché c’è assoluta urgenza di partire. Per questo – aggiunge Priolo – come Regione, d’intesa con gli Enti locali e con tutte le rappresentanze sociali del Patto per il Lavoro e il Clima, abbiamo avanzato una proposta operativa molto pragmatica: si approvi il Piano e contestualmente si dia avvio ad un primo stralcio di interventi che comprende le opere più urgenti nei diversi bacini. Questo primo stralcio richiederebbe nel triennio 2025-2027 circa 877 milioni, una cifra importante ma ragionevole per avviare gli interventi decisivi. Confidiamo che il confronto di oggi e gli approfondimenti dei prossimi giorni ci consentano di perfezionare la soluzione individuata”, aggiunge.