In Emilia-Romagna, la somma delle precipitazioni cadute da inizio anno e fino al 23 ottobre “(mediate su tutta la regione) è superiore alla valore assoluto raggiunto nei piovosi anni ’70 (1972). Gran parte di esse sono cadute da settembre in poi. Questo spiega in termini qualitativi perché ad ogni nuova pioggia in questi giorni i fiumi si ingrossano e schizzano in alto“: a fare chiarezza è Federico Grazzini, meteorologo di ARPAE Emilia-Romagna, che in un post su Facebook aggiunge: “I suoli e i bacini idrici sono ormai pieni di acqua ovunque e non reggono a piogge simili a scrosci estivi, che normalmente cadono invece su suolo asciutto con una buona capacità di assorbimento. Il riscaldamento globale muta il ciclo idrologico e di conseguenza anche la risposta dei fiumi e torrenti“.