“Quello che accade in questi giorni, in questi mesi, in questi anni, non può più essere considerato un fatto eccezionale, altrimenti la battaglia è persa prima ancora di comunicare. Questa è la nuova normalità e durerà ancora per diversi decenni e secondo gli esperti il processo evolutivo sarà sempre più difficile e dannoso”: è quanto ha sottolineato il Ministro della Protezione civile e delle politiche del Mare Nello Musumeci, intervenendo in occasione del Festival delle Regioni a Bari. “Se dobbiamo affrontare questa sfida, dobbiamo partire dal principio che tutto quello che è stato fatto finora dal punto di vista dell’ingegneria idraulica non basta più, non serve più e ce ne siamo accorti anche nelle ultime ore con il canale tombato nella città di Bologna. La fragilità era conosciuta da tempo, i nostri armadi sono pieni di studi, anche dettagliati, e molte volte il cambiamento climatico rischia di diventare una sorta di alibi per la mancanza di prevenzione. Invece, noi abbiamo il dovere di partire da un dato: solo con la buona prevenzione nel mutato contesto del clima possiamo neutralizzare alcuni attacchi”.
“Il rischio zero non esiste, non ci sarà un lembo di territorio nazionale che potrà dirsi sicuro ma possiamo certamente mitigare altri rischi – ha concluso Musumeci – Il 60% degli abitanti del territorio è esposto a rischio terremoto, non dobbiamo mai perdere di vista che la nostra è tra le nazioni più vulnerabili in Europa”.