Maltempo, sindaci del Grossetano: “clima cambiato, riformare le allerte meteo”

“Chiudere le scuole scelta inevitabile, serve un nuovo meteo per prevenire gli eventi”
MeteoWeb

Scuole chiuse domani in dieci città della provincia di Grosseto a causa dell’allerta meteo arancione in Toscana. Lo annunciano i sindaci che, in una nota, anticipano di voler sollecitare una revisione del sistema di allerta. “Il clima è cambiato, ma soprattutto oltre alla maggiore piovosità, alle temperature generalmente più altre si è ‘introdotta’ nella nostra vita l’imprevedibilità. Gli attuali modelli meteo, infatti, sono in grado di offrire una tendenza generale, ma non riescono a individuare e circoscrivere i cosiddetti fenomeni che nelle definizioni comuni vengono definiti ‘bombe d’acqua’“, affermano in una nota i sindaci di Roccastrada, Francesco Limatola, di Follonica, Matteo Boncristiani, di Castiglione della Pescaia, Elena Nappi, di Massa Marittima, Irene Marconi, di Gavorrano, Stefania Ulivieri, di Magliano in Toscana, Gabriele Fusini, di Capalbio, Gianfranco Chelini, di Civitella Paganico, Alessandra Biondi, di Scarlino Francesca Travison, e di Monterotondo Marittimo, Giacomo Termine.

I sindaci ricordano come anche a fronte di situazioni meteo generalmente buone a pochi chilometri di distanza possano verificarsi danni pesanti, come accaduto nella Val di Cornia o fra ieri sera e oggi sul bacino del Gretano a Roccastrada. “Ci troviamo di fronte a questi scenari e la decisione di chiudere le scuole è inevitabile seppur presa con difficoltà”, aggiungono gli amministratori locali, rivendicando senso di responsabilità.

Con il medesimo spirito intendono contribuire a una proposta di modifica a livello regionale e nazionale del sistema delle allerte in modo, spiegano ancora, “da garantire la sicurezza della popolazione e contemporaneamente il diritto allo studio dei nostri bambini e la gestione dei tempi di vita familiare e di lavoro. Serve un nuovo meteo, più evoluto e puntuale, capace di interpretare i mutamenti e prevenire realmente”.

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