Maltempo Toscana, il fiume Cecina rompe gli argini: “salite ai piani alti” | VIDEO

“Rottura arginale del Cecina in destra idraulica a nord di Cecina verso le Gorette nel tratto finale"
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Il fiume Cecina ha rotto gli argini in località Cinquantina, nel comune di Cecina (Livorno), a causa del maltempo in Toscana. Lo conferma il Presidente della Regione, Eugenio Giani. “Rottura arginale del Cecina in destra idraulica a nord di Cecina verso le Gorette nel tratto finale. Prestiamo massima prudenza ed evitare di mettersi in viaggio se non per necessità. Non risultano al momento interventi urgenti di soccorso a persone”, comunica Giani. Sei le persone fatte evacuare da un campeggio, tre da un’abitazione. Strade chiuse, compreso un tratto della variante Aurelia, e invito a salire ai piani alti. Proprio per il passaggio della piena, il sindaco Lia Brugalassi aveva anche chiuso tutte le scuole.

In precedenza, Giani aveva segnalato che è in transito la piena del fiume Cecina in provincia di Livorno con “una enorme portata d’acqua mai registrata prima con 11 metri di altezza a Steccaia e 2.900 metri cubi d’acqua al secondo. A Cecina raggiunti quasi i 6 metri di altezza”.

Sempre il fiume Cecina in precedenza aveva allagato le campagne del Pisano e alcuni negozi a Montescudaio (Pisa). Anche la strada statale 68 che attraversa la Val di Cecina nelle province di Pisa e Livorno risulta chiusa al traffico, interrompendo così il collegamento diretto tra Volterra (Pisa) e Cecina (Livorno). Le campagne allagate senza danni alle persone si trovano nei comuni di Montecatini Val di Cecina, Riparbella e Montescudaio nel Pisano. Proprio a Montescudaio acqua e fango hanno invaso alcuni negozi in prossimità dell’argine del fiume che sono stati precauzionalmente evacuati.

Il Cecina ha rotto in riva destra, in località Gorette e l’acqua si sta muovendo verso la Mazzanta”, afferma l’assessore alla Protezione Civile della Regione Toscana Monia Monni che sta facendo un sopralluogo nei luoghi più colpiti dal maltempo di stanotte. E in questo momento si sta recando sul Cecina, nel punto di rottura. Con lei il direttore della Protezione Civile Giovanni Massini e alcuni sindaci dei territori coinvolti. “Il Cecina – avverte l’assessore – era sorvegliato speciale di queste ore, l’acqua aveva infatti occupato la golena dove la piena stava passando. Una piena così questo fiume non l’aveva mai vista”.

A Castelfiorentino, Monni era insieme al sindaco Francesca Giannì. “C’è un allagamento importante in una zona dove ci sono abitazioni e insediamenti produttivi”, sottolinea Monni. “Hanno evacuato circa una trentina di persone, fra cui qualche bambino e diversi animali. Le evacuazioni sono state effettuate dai sommozzatori del corpo Vigili del Fuoco, stiamo aspettando che Città metropolitana installi le idrovore per portare via l’acqua, ma stiamo anche valutando insieme al Genio civile la possibilità di fare un taglio per un’uscita controllata dell’acqua sull’argine della Pesciola in modo da poter più velocemente liberare le zone e poter poi intervenire una volta che sono asciutte”.

Nel pomeriggio l’assessore è andata a Campiglia Marittima al Coc (Centro Operativo Comunale) con il sindaco Alberta Ticciati. “Qui la situazione è importante anche se fortunatamente ha colpito zone prevalentemente rurali. Il Cornia ha visto 6 rotture arginali, tre in riva sinistra e 3 in riva destra precedute da sormonti (superamento sommità arginale). Questa è una dinamica tipica, l’acqua è troppa – spiega Monni – il fiume non la contiene ed esondando va ad erodere l’argine coi conseguenti crolli arginali. Anche alcuni affluenti sono andati in crisi; è piovuta in 3 ore una quantità d’acqua – puntualizza l’assessore – così elevata che i nostri corsi d’acqua non reggono. Ed è un problema”.

L’altra criticità, ha fatto sapere Monni, riguarda il fiume Sterza che ha subito la stessa dinamica del 23 settembre scorso andando quindi ad infierire nelle zone già colpite. Lo stesso anche a Castegnato Carducci e Venturina dove l’assessore è arrivato accompagnato dal Genio Civile. Anche a Castagneto le dinamiche sono quelle tipiche dello scorso settembre, troppa acqua e tutta insieme.

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