La recente alluvione che ha colpito la Spagna, e in particolare la regione di Murcia, ha lasciato dietro di sé una scia di devastazione, con danni significativi e, purtroppo, anche vittime. Mentre il Paese si trovava ad affrontare le conseguenze di questa emergenza, sui social media si è rapidamente diffusa una teoria del complotto che ha trovato terreno fertile tra alcuni utenti del web: l’alluvione, secondo loro, sarebbe stata causata dalle attività di inseminazione delle nuvole in Marocco.
Questa tecnica, conosciuta anche come cloud seeding, è utilizzata in varie parti del mondo per aumentare le precipitazioni in aree aride. In Paesi come il Marocco, infatti, dove l’accesso all’acqua è limitato, l’inseminazione delle nuvole viene talvolta impiegata per favorire le piogge in modo mirato. Tuttavia, secondo esperti meteorologi come Juan Jesús González Alemán, tale pratica non può essere collegata all’alluvione che ha colpito la Spagna. Alemán e altri esperti hanno chiarito che non esistono prove scientifiche a supporto di questa teoria e che il cloud seeding praticato in Marocco non ha avuto alcun impatto sul sistema meteorologico spagnolo.
Le cause dell’alluvione, spiegano i meteorologi, sono legate a condizioni atmosferiche del tutto naturali, tra cui la presenza di una “goccia fredda” — un fenomeno che può portare a precipitazioni intense quando si verifica un incontro tra aria fredda in alta quota e aria calda e umida proveniente dal Mediterraneo. Questa combinazione ha innescato una serie di eventi che hanno portato a forti piogge e, di conseguenza, alle inondazioni.
L’articolo sottolinea un punto fondamentale: la necessità di affidarsi a fonti di informazione scientifiche e verificate durante situazioni di emergenza, per evitare che teorie infondate possano generare ulteriore confusione o panico. La diffusione di fake news, infatti, può distorcere la percezione del pubblico e distogliere l’attenzione dalle vere cause di eventi estremi, che spesso hanno origini complesse e strettamente legate ai cambiamenti climatici e alle dinamiche meteorologiche.
In conclusione, mentre è comprensibile che in situazioni di crisi si cerchi di trovare spiegazioni immediate, è essenziale non cedere a teorie prive di basi scientifiche.