La missione PLATO (PLAnetary Transits and Oscillations of stars), guidata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), si posiziona tra i progetti più ambiziosi e innovativi nel campo dell’astronomia e nella ricerca di pianeti extrasolari. Ideata con il supporto determinante dell’Italia, PLATO mira a rispondere a uno dei quesiti più antichi e affascinanti per l’umanità: esistono pianeti simili alla Terra che potrebbero ospitare forme di vita?
PLATO è stata progettata per individuare e analizzare pianeti rocciosi che orbitano intorno a stelle simili al nostro Sole, concentrandosi su quelli situati nella cosiddetta “zona abitabile“. Questa regione, caratterizzata da condizioni che potrebbero permettere la presenza di acqua liquida in superficie, rappresenta un fattore cruciale per lo sviluppo di forme di vita come le conosciamo.
Una delle caratteristiche distintive della missione PLATO è l’adozione di un sistema avanzato composto da 26 telecamere, che collaboreranno per osservare stelle e i relativi pianeti con una precisione mai raggiunta prima. Questo complesso apparato consentirà alla missione di ottenere un elevato rapporto segnale-rumore e un ampio campo visivo, andando così oltre i limiti delle precedenti esplorazioni. Grazie a questa innovativa strumentazione, PLATO si propone di produrre un catalogo dettagliato di pianeti, includendo informazioni critiche come densità, composizione e datazione, per un’analisi più completa e accurata dei candidati esopianeti.
L’Italia gioca un ruolo centrale all’interno della missione, mettendo a disposizione tecnologie avanzate e competenze scientifiche di prim’ordine. Gli scienziati italiani sono stati infatti coinvolti direttamente nella progettazione delle telecamere e degli strumenti di bordo, oltre a partecipare all’elaborazione e all’interpretazione dei dati che la missione raccoglierà.
Nel biennio 2023-2024, PLATO ha superato con successo la revisione critica del design, una fase fondamentale che conferma la solidità del progetto e la sua capacità di conseguire gli obiettivi scientifici prefissati. Con il lancio programmato per il 2026, PLATO si prepara a cambiare profondamente la nostra comprensione dell’universo, avvicinandoci forse alla scoperta di una “seconda Terra”. Questa missione, grazie alla stretta collaborazione internazionale e al contributo di tecnologie all’avanguardia, promette di inaugurare una nuova era nella ricerca di mondi abitabili al di fuori del nostro sistema solare.