Un episodio che ha colpito profondamente la comunità di Arbatax si è verificato il 21 ottobre 2024, quando un esemplare di muflone maschio è rimasto infilzato su una recinzione di ferro nel tentativo di saltarla. Questo incidente ha messo in luce non solo le difficoltà che la fauna selvatica incontra nel vivere a stretto contatto con l’uomo, ma anche il crescente impatto dell’espansione urbana sui territori che fino a poco tempo fa erano esclusivamente habitat naturali.
Il fatto è avvenuto in via Vespucci, nel cuore di Arbatax, in Ogliastra, una zona che negli ultimi decenni ha visto una crescente presenza di mufloni. L’animale, gravemente ferito alla zampa posteriore, è stato trovato in condizioni critiche. La scena era drammatica: il ferro della recinzione penetrato profondamente nella carne aveva provocato una copiosa emorragia. L’intervento tempestivo delle autorità ha evitato il peggio, ma l’episodio ha riacceso il dibattito su come gestire la convivenza tra fauna selvatica e abitati umani.
Il salvataggio del muflone ha coinvolto più squadre e professionisti. Il personale della base logistico-navale del Corpo Forestale regionale di Arbatax è stato il primo a rispondere all’emergenza. Insieme ai vigili del fuoco di Lanusei e alla veterinaria Angela Scattu, convenzionata con la Provincia di Nuoro, hanno lavorato per liberare l’animale. Le operazioni di salvataggio sono state delicate: rimuovere il muflone dalla recinzione senza aggravare le sue condizioni richiedeva precisione e competenza. Una volta estratto, l’animale è stato immediatamente trasportato in un ambulatorio veterinario per le prime cure, dove il personale ha lavorato per fermare l’emorragia e stabilizzare la ferita.