Elon Musk e le conversazioni segrete con Putin: il Wall Street Journal svela i retroscena

Il ruolo di Starlink si è dimostrato essenziale non solo per l’Ucraina, ma anche per la Russia
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Il Wall Street Journal ha recentemente rivelato una serie di contatti continuativi tra Elon Musk e il presidente russo Vladimir Putin, avviati a partire dalla fine del 2022. Il magnate, noto per la sua influenza sulla politica e sulla tecnologia globale, avrebbe tenuto colloqui anche con altre figure di alto livello del Cremlino, tra cui Sergei Kiriyenko, primo vice capo di gabinetto del presidente russo, personaggio centrale per la propaganda e le operazioni di disinformazione della Russia. Questi contatti, secondo fonti non rivelate, sono rimasti riservati persino all’interno di alcune strutture governative statunitensi, preoccupate per l’influenza e la posizione strategica di Musk nell’industria della sicurezza e della tecnologia.

Il supporto a Starlink e il cambio di rotta

Nel febbraio 2022, Musk aveva espresso solidarietà all’Ucraina fornendo il supporto dei terminali Starlink di SpaceX, essenziali per le comunicazioni in un periodo critico di avanzata russa. Tuttavia, il suo coinvolgimento ha assunto successivamente una piega controversa. Secondo il WSJ, Musk ha vietato all’Ucraina l’uso di Starlink per attacchi strategici contro la flotta di Putin, giustificando questa decisione con il suo timore di aggravare il conflitto. In pubblico, il CEO di SpaceX ha lamentato più volte le perdite economiche legate alla fornitura di Starlink all’Ucraina, esprimendo un crescente scetticismo riguardo alla possibilità di un ritiro totale della Russia dal conflitto. “Non c’è modo all’inferno che la Russia possa perdere la guerra“, ha affermato, una dichiarazione che ha sollevato notevoli polemiche a livello internazionale.

Il legame con Trump e l’influenza sulle elezioni americane

A inizio ottobre, Musk ha partecipato a un comizio in Pennsylvania a sostegno della campagna presidenziale di Donald Trump, unendosi all’ex presidente che si è detto possibilista riguardo a una futura collaborazione tra Musk e la Casa Bianca. Trump, criticando il sostegno dell’amministrazione Biden all’Ucraina, ha aperto all’idea di un ritiro del supporto statunitense se dovesse vincere le elezioni di novembre. In risposta, Musk si è dimostrato un sostenitore attivo, e secondo il WSJ, potrebbe addirittura essere nominato a capo di una “commissione per l’efficienza del governo” in un ipotetico secondo mandato di Trump.

Starlink e l’interesse strategico della Russia

Il ruolo di Starlink si è dimostrato essenziale non solo per l’Ucraina, ma anche per la Russia. SpaceX, infatti, ha recentemente scoperto che Mosca sta utilizzando terminali Starlink acquistati da Paesi terzi, portando a una significativa espansione della rete satellitare in aree strategiche come l’est dell’Ucraina. Sebbene Musk abbia dichiarato che SpaceX non vende direttamente alla Russia e che non opererebbe mai sotto la sua giurisdizione, il fatto che Starlink sia diventato un supporto silenzioso alle operazioni russe solleva dubbi sulla trasparenza e sulla regolamentazione dell’uso dei satelliti.

In aggiunta, il legame sempre più stretto tra Musk e i vertici del Cremlino si affianca al delicato scenario di Taiwan. Il WSJ riporta che Putin ha chiesto personalmente a Musk di non attivare Starlink sull’isola come favore a Pechino. Musk, che ha dimostrato di possedere una certa ambivalenza sulla sovranità taiwanese, ha per ora evitato di espandere la copertura del servizio in quell’area. Questo scenario evidenzia la crescente complessità delle relazioni che Musk intrattiene con i principali attori geopolitici globali, un’interazione che influenza tanto la politica internazionale quanto l’equilibrio delle potenze tecnologiche.

Reazioni e preoccupazioni: il silenzio della Casa Bianca e la reazione del Cremlino

Mentre il Cremlino nega qualsiasi tipo di comunicazione con Musk e la Casa Bianca afferma di non essere a conoscenza di tali incontri, il silenzio istituzionale lascia trasparire una preoccupazione latente per l’autonomia di Musk e l’accesso che detiene a informazioni delicate. SpaceX è infatti un importante contractor per il governo americano, avendo ottenuto nel 2021 un contratto da 1,8 miliardi di dollari per la creazione di una rete di satelliti spia. La stretta collaborazione tra SpaceX e le agenzie di intelligence statunitensi rende i contatti tra Musk e Putin una questione che non può passare inosservata: le rivelazioni del WSJ mettono in discussione la possibilità che Musk sia in grado di mantenere una posizione neutrale.

Disinformazione e incitamento alla radicalizzazione: il caso di X

Con l’acquisizione di X (precedentemente noto come Twitter), Musk ha attuato una serie di modifiche alla piattaforma che hanno intensificato il flusso di contenuti pro-autoritari e radicali, e gli esperti hanno segnalato un notevole aumento della disinformazione. La piattaforma è stata utilizzata dallo stesso Musk per opporsi a una legge di aiuti all’Ucraina, mantenendo la posizione che l’intervento occidentale nella guerra sia inefficace e dispendioso. Il ritorno di figure e contenuti che erano stati precedentemente sospesi per incitamento all’odio rappresenta un ulteriore segnale di come Musk stia sfruttando X per costruire una narrativa che riflette la sua inclinazione politica.

La figura di Elon Musk, imprenditore e visionario, continua a dividere l’opinione pubblica per il ruolo di primo piano che svolge nella politica e nella tecnologia a livello globale. Le sue posizioni ambigue e talvolta controverse in merito al conflitto russo-ucraino, alla gestione delle relazioni internazionali e al controllo dei contenuti sui social media lo hanno trasformato in una figura enigmatica, capace di influenzare con le sue decisioni non solo il mercato tecnologico ma anche le dinamiche diplomatiche tra le grandi potenze. Le rivelazioni del WSJ mettono in evidenza quanto questa influenza possa rappresentare tanto una risorsa quanto una minaccia per l’equilibrio geopolitico mondiale.

In un contesto in cui l’accesso alle tecnologie satellitari e ai dati sensibili è cruciale per la sicurezza nazionale e la tenuta delle relazioni internazionali, Elon Musk appare un uomo al centro del mondo, capace di muoversi con una libertà raramente concessa a un privato. I prossimi sviluppi di queste rivelazioni potrebbero cambiare radicalmente il panorama, con implicazioni profonde non solo per la politica internazionale ma anche per il futuro della regolamentazione delle comunicazioni globali.

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