Quest’anno l’Estate di San Martino è destinata a fare il suo ingresso in anticipo, portando una fase di bel tempo e temperature insolitamente miti già a partire dal primo fine settimana di novembre, in concomitanza con il Ponte di Ognissanti. Secondo gli ultimi aggiornamenti meteorologici, l’anticiclone africano sarà il protagonista di questa ondata di stabilità atmosferica, diffondendo cieli sereni e temperature superiori alla media stagionale su gran parte del territorio italiano.
L’influenza dell’anticiclone non solo garantirà ampio soleggiamento, ma innalzerà anche le temperature di circa 5-6°C oltre le medie stagionali. In alcune aree, in particolare sulle Alpi e lungo il versante tirrenico del Centro Italia, le massime potrebbero raggiungere i 23-24°C, valori tipici di periodi ben più caldi. Questo periodo di clima stabile e gradevole dovrebbe perdurare per circa una settimana, offrendo una parentesi di tepore autunnale che consentirà agli italiani di godere di giornate luminose e temperature piacevoli.
Tradizionalmente, l’Estate di San Martino ricorre intorno all’11 novembre, caratterizzata da circa tre giorni di clima mite che, secondo la leggenda, rievocano il gesto di San Martino, il quale divise il suo mantello con un mendicante per proteggerlo dal freddo. La tradizione vuole che, in ricompensa per la sua generosità, il clima si fece improvvisamente più mite, dando origine a questa finestra di bel tempo autunnale. Sebbene questo fenomeno sia per molti un’occasione per trascorrere tempo all’aria aperta, oggi riveste anche un significato meteorologico più profondo, in quanto le ondate di caldo fuori stagione sono in aumento, una tendenza associata al riscaldamento globale.
Infatti, questo anticipo dell’Estate di San Martino non è solo un’anomalia piacevole, ma rappresenta un ulteriore segnale dell’innalzamento delle temperature medie, che sta trasformando anche i cicli stagionali tradizionali. Le temperature autunnali, che dovrebbero avviarsi verso un graduale raffreddamento, mostrano infatti picchi di calore sempre più frequenti e prolungati, evidenziando un pattern di cambiamento climatico in atto.
Di fronte a queste anomalie, la comunità scientifica ribadisce l’importanza di monitorare e comprendere questi cambiamenti, poiché hanno implicazioni per gli ecosistemi, le attività agricole e, più in generale, la qualità della vita. Questo periodo mite che anticipa l’Estate di San Martino rappresenta dunque un’opportunità per riflettere sugli effetti del riscaldamento globale, mentre ci godiamo, con un occhio alla sostenibilità, i benefici temporanei di un autunno che si avvicina più a una “seconda estate” che al tradizionale preambolo invernale.