Nucleare: accordo tra Cez e Rolls-Royce per costruire piccoli reattori

"È un momento importante per garantire la sicurezza energetica della Repubblica Ceca"
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La compagnia elettrica ceca Cez ha siglato un accordo con la britannica Rolls-Royce Smr, avviando così una collaborazione strategica per lo sviluppo e la distribuzione di piccoli reattori nucleari modulari. In base ai termini dell’intesa, CEZ acquisirà una partecipazione del 20% in Rolls-Royce Smr, per la quale si impegnerà a versare diversi miliardi di corone ceche, equivalenti a centinaia di milioni di dollari. La società prevede di costruire il primo reattore modulare presso la centrale nucleare di Temelin nella prima metà degli anni ’30. Si stima che questa partnership porterà all’installazione di fonti energetiche capaci di generare fino a 3 GW nella Repubblica Ceca. Una centrale elettrica che utilizza un piccolo reattore modulare della società britannica dovrebbe avere una capacità di 470 MW, operando per un periodo di 60 anni. Inoltre, CEZ prevede di firmare un contratto entro marzo con KHNP, la compagnia coreana, per costruire almeno due reattori nucleari sul suolo ceco.

È un momento importante per garantire la sicurezza energetica della Repubblica Ceca,” ha commentato il Primo Ministro ceco Petr Fiala. Il governo ceco detiene una quota vicina al 70% nella compagnia Cez. Quest’ultima parteciperà anche a ulteriori progetti di Rolls-Royce SMR in Europa e a livello globale. I piccoli reattori modulari rappresentano una tipologia di reattore nucleare in grado di produrre fino a circa un terzo dell’energia generata da un reattore tradizionale. Gli sviluppatori sostengono che questi reattori possono essere realizzati in tempi più brevi e a costi inferiori rispetto ai reattori di grande potenza, adattandosi così alle specifiche esigenze di localizzazione. Attualmente, la Repubblica Ceca dipende da sei reattori nucleari per oltre un terzo della sua produzione di elettricità e prevede di continuare a fare affidamento sull’energia nucleare e sulle fonti rinnovabili, in seguito alla decisione di abbandonare gradualmente il carbone per la generazione elettrica entro il 2033, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio.

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