Il 13 ottobre, alle 12:42 circa ora locale, una violenta esplosione è avvenuta nel cratere sommitale del Monte Minami-dake, parte del vulcano Sakurajima, sollevando una colonna di fumo e cenere fino a 1.400 metri di altezza. Secondo l’Agenzia Meteorologica Giapponese, il volume di cenere emessa è stato classificato come moderato, e i venti l’hanno dispersa verso Nord/Ovest, interessando ampie aree della città di Kagoshima, inclusa la sua zona centrale.
L’esplosione, che è stata la 32ª del 2024, è stata seguita da un’eruzione intorno alle 13:44, portando l’emissione di cenere vulcanica a livelli alti. In seguito all’evento, i cittadini hanno adottato diverse misure per proteggersi dalla caduta della cenere, coprendo la testa con ombrelli o fogli di giornale mentre attraversavano le strade del quartiere Tenmonkan, una delle aree più colpite.
Le autorità hanno confermato che grandi frammenti di roccia vulcanica sono stati proiettati fino a una distanza compresa tra 1.000 e 1.300 metri dal cratere. Il livello di allerta per l’eruzione è stato mantenuto a 3, il che implica restrizioni all’accesso alle aree vicine al vulcano, per prevenire rischi per la popolazione.
Il vulcano Sakurajima è uno dei più attivi del Giappone, con frequenti eruzioni che impattano regolarmente la vita quotidiana nella città di Kagoshima.