Negli ultimi anni, i disastri legati al cambiamento climatico sono diventati sempre più frequenti e devastanti, interessando non solo l’Italia ma anche l’intera Europa. I governi sono stati costretti a prendere provvedimenti urgenti per proteggere cittadini e imprese dai danni causati da fenomeni naturali sempre più intensi. A partire dal 1° gennaio 2025, entrerà in vigore una nuova misura che obbligherà tutte le imprese a stipulare una polizza assicurativa contro i danni causati da catastrofi naturali. Questa polizza dovrà coprire terreni, edifici, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali.
Le principali minacce prese in considerazione da questa normativa includono terremoti, alluvioni e frane, che rappresentano un rischio crescente per il tessuto produttivo del Paese. In Italia, il 40% delle abitazioni si trova in zone ad elevato rischio sismico, mentre quasi il 95% dei comuni è esposto a pericoli quali frane, alluvioni o l’erosione costiera. La vulnerabilità territoriale rende imprescindibile l’adozione di misure di protezione per evitare che i danni causati da questi eventi compromettano gravemente la stabilità economica e sociale.
Nel contesto europeo, le perdite economiche derivanti da eventi climatici estremi, come alluvioni e ondate di calore, hanno superato i 650 miliardi di euro tra il 1980 e il 2022. Solo negli ultimi anni, la media delle perdite annue ha superato i 15 miliardi di euro nei paesi membri dell’Unione Europea. Questi numeri sono un chiaro indicatore dell’urgenza di affrontare il cambiamento climatico con politiche mirate, non solo a livello di mitigazione degli effetti, ma anche di prevenzione attraverso strumenti assicurativi.
Secondo un rapporto dell’ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), la scarsa consapevolezza dei rischi da parte delle imprese, insieme alla percezione che le polizze assicurative siano troppo costose e complesse, ha finora ostacolato l’adozione diffusa di assicurazioni contro i danni catastrofali. Tuttavia, l’evidente aumento della frequenza e dell’intensità dei fenomeni naturali sta spingendo i governi e le autorità a rivedere queste dinamiche, introducendo obblighi assicurativi per garantire la protezione di infrastrutture e attività produttive.
L’obbligo assicurativo rappresenta una risposta concreta alla crescente minaccia climatica e, sebbene comporti dei costi per le imprese, è destinato a diventare uno strumento fondamentale per limitare le perdite economiche e salvaguardare il futuro del settore industriale e commerciale, sempre più esposto alle sfide poste dai cambiamenti climatici.