Oggi la NASA si prepara a lanciare una delle missioni più ambiziose della sua storia: Europa Clipper. Il veicolo spaziale partirà dal Kennedy Space Center in Florida a bordo di un razzo Falcon Heavy di SpaceX, per esplorare una delle lune più enigmatiche di Giove: Europa. La missione, il cui obiettivo principale è quello di indagare sulle condizioni per la vita su questo satellite ghiacciato, potrebbe offrire nuove risposte alla domanda fondamentale che ci poniamo da sempre: siamo soli nell’universo?
Il lancio di Europa Clipper
Il lancio, in programma alle 18:06 ora italiana, sarà gestito dal team della NASA e di SpaceX, che si prepara a un’operazione in 2 fasi: una prima separazione dei due booster laterali, seguita dall’espulsione del secondo stadio, destinato a proiettare la sonda fuori dalla gravità terrestre.
Dopo circa 3 ore dal lancio, Europa Clipper dispiegherà i suoi enormi pannelli solari e inizierà una fase di test di 3 mesi per verificare il funzionamento dei suoi sistemi. Questa fase è cruciale per garantire che tutto sia pronto prima di iniziare il lungo viaggio verso Giove.
La missione Europa Clipper e il suo obiettivo
Il lancio di Europa Clipper è stato leggermente posticipato a causa dell’uragano Milton, ma l’attesa è ormai giunta al termine. Con una finestra di lancio che va dal 14 ottobre fino al 6 novembre, ogni giorno sarà disponibile un solo momento preciso per il decollo. Una volta lanciato, il veicolo si dirigerà verso Giove, ma il viaggio sarà tutt’altro che diretto. Il veicolo utilizzerà la gravità di Marte e della Terra per aumentare la sua velocità, in un percorso che coprirà circa 2,9 miliardi di km.
Con arrivo nei pressi di Giove previsto nel 2030, la sonda inizierà a orbitare attorno al gigante gassoso, per poi concentrarsi su Europa nel 2031. Durante i suoi 49 passaggi ravvicinati sulla superficie della luna, Europa Clipper raccoglierà dati cruciali, avvicinandosi fino a 25 km dalla superficie ghiacciata. L’obiettivo principale è investigare la presenza degli elementi necessari alla vita: acqua, chimica e energia. Le precedenti missioni hanno già fornito prove convincenti dell’esistenza di un oceano sotto la crosta di ghiaccio di Europa, che potrebbe contenere il doppio dell’acqua di tutti gli oceani terrestri messi insieme.
Strumenti e tecnologia all’avanguardia
Europa Clipper, con i suoi pannelli solari che raggiungono un’estensione di 30,5 metri, è la navicella più grande mai costruita per una missione planetaria. A bordo trasporta 9 strumenti scientifici di ultima generazione che permetteranno di studiare l’interno della luna, la composizione della superficie e la sua attività geologica.
La ricerca delle condizioni per la vita
Anche se non è una missione progettata per rilevare direttamente forme di vita, Europa Clipper fornirà informazioni vitali per capire se Europa possa ospitare le condizioni necessarie alla vita. Gli scienziati ritengono che sotto la crosta ghiacciata di Europa ci sia un oceano di acqua salata in contatto con il fondale roccioso, creando così un ambiente potenzialmente adatto alla vita. La sonda aiuterà anche a capire se la luna contenga composti organici, essenziali per la chimica della vita.
Gli strumenti a bordo includono radar per penetrare la crosta di ghiaccio e misurare il suo spessore, spettrometri per analizzare la composizione della superficie e strumenti per rilevare la presenza di possibili sorgenti di energia, come l’attività geotermica sotto la superficie.
Un’impresa scientifica di cooperazione
Il progetto Europa Clipper rappresenta uno sforzo congiunto tra vari enti scientifici di tutto il mondo. Gestito dal Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA e dal Johns Hopkins Applied Physics Laboratory (APL), ha coinvolto centri di ricerca come il Goddard Space Flight Center e il Marshall Space Flight Center della NASA. La missione è un esempio straordinario di cooperazione internazionale e innovazione scientifica, con la speranza che le scoperte fatte su Europa possano gettare nuova luce sulla possibilità di mondi abitabili al di fuori della Terra.
Mentre il countdown per il lancio continua, la comunità scientifica mondiale si prepara a uno dei viaggi più affascinanti verso l’ignoto.