Orsi e lupi, la reazione del ‘Comitato Insieme per Andrea Papi’ dopo il referendum 

Il presidente del Comitato Insieme per Andrea Papi, Pierantonio Cristoforetti commentando la vittoria del 'si'' con il 98,58% dei votanti
MeteoWeb

“Il risultato della consultazione popolare è stato molto chiaro, ora la politica faccia qualcosa e prenda atto della volontà dei cittadini. In Val di Sole ogni giorno c’è un avvistamento di orsi e ammazzarli non serve a nulla, serve trovare altre soluzioni come fare convenzioni con altre Nazioni”. Lo dice all’AGI, il presidente del Comitato Insieme per Andrea Papi, Pierantonio Cristoforetti commentando la vittoria del ‘si” con il 98,58% dei votanti (63,16%) alla consultazione popolare che doveva esprimersi se “la presenza di grandi carnivori quali orsi e lupi, in zone densamente antropizzate come le Valli di Sole, Peio e Rabbi, sia un grave pericolo per la sicurezza pubblica ed un danno per l’economia e la salvaguardia di usi, costumi e tradizioni locali”.

Una consultazione prevista dallo statuto della Comunità di valle (13 Comuni) della Val di Sole, lanciata dal Comitato Insieme per Andrea Papi, l’appassionato di montagna che il 5 aprile del 2023 nei boschi vicino a casa a Caldes è morto a seguito delle ferite procurate dall’incontro fortuito con l’orsa ‘Kj1’, ora rinchiusa al centro faunistico del Casteller a Trento sud in attesa di un annunciato trasferimento in un santuario della Foresta Nera in Germania.

“I risultati della consultazione saranno inviati alla Provincia Autonoma e al Governo – aggiunge Cristoforetti -. In Val di Sole abbiamo numeri della presenza di orsi che sono fuori controllo, c’è alta densità di persone, sono pericolosi per l’incolumità pubblica. Il censimento dei nostri uffici provinciali 2022-2023 parlando di oltre cento orsi in una zona molto ristretta rispetto a quello individuato dal progetto Life Ursus di metà anni ’90 che comprendeva un’area enorme fino al lago di Garda”.

Il commento del presidente del Comitato Insieme per Andrea Papi

Il presidente del Comitato Insieme per Andrea Papi, spiega, “gli orsi vivono attorno al gruppo del Brenta con un’alta percentuale di femminile che sono stanziali a differenza del maschio che va in dispersione”. Parlando della consultazione, Cristoforetti all’AGI dice, “è stato un plebiscito ma ora bisogna fare qualcosa, i cassonetti anti-orso e la cartellonistica sono stati installati solo dopo la morte di Andrea: se non facciamo nulla, gli orsi aumentano e anche gli incidenti”. Circa i cassonetti, aggiunge, “l’orso arriva in paese perché gli odori comunque lo attraggono”.

“Ammazzare un orso non serve a nulla, Alto Adige, Veneto e Lombardia hanno detto di ‘no’, serve sposarli in altre zone, servono convenzioni con altri Paesi come Romania, Finlandia e Russia – conclude Pierantonio Cristoforetti -. Adesso servono la revisione totale del progetto Life Ursus e provvedimenti strutturali che la provincia non ha fatto”.

Condividi