‘Piano Mattei’, l’Italia in Africa tra energia e idrogeno: “frutti nel breve periodo”

Il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha affrontato l'argomento del 'Piano Mattei'
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Il ‘Piano Mattei’ porterà i suoi frutti “già nel breve-medio periodo”. Lo afferma il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin secondo il quale “stiamo lavorando su questo fronte insieme a paesi interessati a intervenire con l’Italia nell’area africana, con le nostre imprese nazionali che operano nel territorio africano, non solo sulle estrazioni, ma pensiamo anche ai biocarburanti. Sull’energia elettrica prosegue – è parte del piano il collegamento a corrente continua con la Tunisia, ma stiamo lavorando anche per immaginare come sarà il ‘South Corridor’ dell’idrogeno, che ha già visto l’impegno dell’Italia con il governo tedesco e austriaco”.

“Tutto è talmente in evoluzione – spiega il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin – che è difficile stimare quando arriverà il corridoio. Nel 2021 – racconta – quando ero al ministero dello Sviluppo Economico ho finanziato alcuni progetti di avvio della produzione dell’idrogeno e una delle imprese che si era candidata produceva treni”.

Energia elettrica, idrogeno e gas

“L’amministratore delegato – prosegue – mi disse che nel 2026 avremmo sperimentato i treni a idrogeno e il prossimo 25 novembre andrò a vedere il primo treno che poi sarà sperimentato in Lombardia e in Sardegna. La capacità di sviluppo – conclude – a volte va ben oltre la capacità di previsione e il Piano Mattei è sicuramente onnicomprensivo e riguarda l’energia elettrica, l’idrogeno e anche il gas”.

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