In vista della Cop29 a Baku, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin ha evidenziato l’importanza di affrontare il tema della finanza climatica, sottolineando come questa conferenza rappresenti una continuazione dell’accordo di Dubai. “La prossima Cop29 di Baku deve essere una continuazione dell’accordo storico raggiunto a Dubai, ma anche trovare dei punti di equilibrio sulla finanza nel climate change“, ha dichiarato Pichetto Fratin durante il suo intervento a Washington, in un evento organizzato dall’Atlantic Council’s Global Energy Center.
Pichetto ha esposto la posizione dell’Italia in merito alla necessità di un impegno collettivo per ridurre le emissioni: “Finché il G7, il G20 o organismi oltre il G20 non trovano un meccanismo che vada oltre la volontarietà per ridurre le emissioni, non si darà una soluzione alla finanza pubblica contro i cambiamenti climatici“. Secondo il ministro, infatti, il contributo degli Stati non è sufficiente e per affrontare realmente il cambiamento climatico è fondamentale un impegno condiviso che includa anche il settore privato.
In questo contesto, Pichetto Fratin ha ribadito l’importanza del ruolo degli organismi internazionali come il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale e le agenzie ONU, sottolineando: “Possono fare da cerniera e creare le combinazioni giuste per raggiungere il risultato migliore“.