Una violenta tempesta solare si sta dirigendo verso la Terra e potrebbe mettere ulteriormente a dura prova le reti elettriche degli Stati Uniti mentre affrontano una serie consecutiva di uragani, hanno affermato oggi gli esperti di meteo spaziale. La National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ha emesso un avviso di tempesta geomagnetica severa per giovedì 10 e venerdì 11 ottobre dopo che all’inizio di questa settimana è stata rilevata un’eruzione solare.
“Una CME veloce è esplosa dal Sole la sera dell’8 ottobre e probabilmente arriverà sulla Terra il 10 ottobre. Questa CME è stata analizzata e c’è il potenziale per raggiungere livelli di tempesta geomagnetica G4 all’arrivo e durante il passaggio della CME”, ha avvisato lo Space Weather Prediction Center della NOAA. Una tempesta del genere potrebbe interrompere temporaneamente l’energia elettrica e i segnali radio. L’aurora potrebbe essere visibile su gran parte della metà settentrionale degli USA, e forse a sud fino ad Alabama e California settentrionale.
La NOAA ha avvisato gli operatori delle centrali elettriche e dei veicoli spaziali in orbita di prendere precauzioni. Ha inoltre avvisato la Federal Emergency Management Agency (FEMA) di possibili interruzioni di corrente, mentre l’organizzazione affronta le devastanti conseguenze dell’uragano Helene e si prepara per l’uragano Milton pronto ad abbattersi sulla Florida.
La Florida è abbastanza a sud da evitare interruzioni di corrente dovute alla tempesta solare, a meno che non diventi molto più grande, ha affermato lo scienziato Rob Steenburgh dello Space Weather Prediction Center della NOAA. Gli esperti sono più preoccupati per i potenziali effetti sulle reti elettriche nelle aree colpite dall’uragano Helene due settimane fa, ha affermato il meteorologo spaziale della NOAA Shawn Dahl.
Il confronto con la tempesta solare di maggio 2024
Gli esperti non si aspettano che l’ultima tempesta solare superi quella che ha colpito la Terra a maggio, la più forte in oltre due decenni. Ma non lo sapranno per certo finché non sarà a 1,6 milioni di chilometri di distanza, dove le sonde spaziali potranno misurarla.
La tempesta solare di maggio ha prodotto aurore abbaglianti nell’emisfero settentrionale e non ha causato grandi interruzioni. Il Sole è vicino al picco del suo attuale ciclo di 11 anni, il che sta innescando tutta la recente attività solare.
Cos’è un’espulsione di massa coronale (CME)
Un’espulsione di massa coronale (CME) è una massiccia eruzione di plasma e campi magnetici dalla corona solare, la parte più esterna dell’atmosfera del Sole. Le CME sono causate dall’instabilità e dalla riconnessione delle linee del campo magnetico solare, che liberano grandi quantità di energia. Quando una CME avviene, enormi bolle di gas magnetizzato vengono espulse nello Spazio a velocità che possono raggiungere i milioni di chilometri all’ora.
Le CME possono avere un impatto significativo quando colpiscono la Terra. Possono causare tempeste geomagnetiche, che a loro volta possono interferire con i sistemi di comunicazione e navigazione, danneggiare satelliti e influenzare le reti elettriche. Le particelle cariche provenienti dalle CME possono anche aumentare l’intensità delle aurore boreali e australi.
Cos’è una tempesta geomagnetica
Una tempesta geomagnetica è un’alterazione temporanea del campo magnetico terrestre causata dall’interazione tra il vento solare e il campo magnetico terrestre. Quando le particelle ad alta energia del vento solare colpiscono la magnetosfera terrestre, inducono correnti elettriche nelle regioni polari, creando spettacolari aurore e distorsioni del campo magnetico. Le tempeste geomagnetiche possono derivare da espulsioni di massa coronale (CME) o da forti flussi di vento solare. Possono causare disturbi nelle reti elettriche, nei sistemi di navigazione satellitare, nelle telecomunicazioni e nei servizi di navigazione aerea e marittima.