Il progetto di Orlen si complica: ritardi sul primo mini reattore nucleare modulare SMR 

Il primo mini reattore nucleare modulare SMR potrebbe subire dei ritardi: il piano nel 2030 è stato considerato troppo ambizioso
MeteoWeb

Il progetto di Orlen di mettere in funzione il primo mini reattore nucleare modulare SMR nel 2030 potrebbe subire dei ritardi. Lo ha fatto intendere Karol Wolff, capo dell’Ufficio Strategia e Trasformazione Strategica dell’azienda multienergetica polacca, durante una riunione della sottocommissione parlamentare per le infrastrutture critiche, l’industria mineraria e l’Energia. “Ora vediamo che potrebbe essere stato un piano un po’ troppo ambizioso. Stiamo parlando del primo SMR potenzialmente intorno al 2030, ma prima di quella data è sicuramente una scadenza ambiziosa, tenendo conto del progetto canadese che stiamo seguendo da vicino”, ha dichiarato Wolff riferendosi al progetto di Ontario Power Generation (OPG) che prevede la costruzione del primo reattore SMR con tecnologia BWRX-300 nella centrale nucleare canadese di Darlington.

Dal 2021 Orlen ha avviato insieme a Synthos la joint venture Orlen Synthos Green Energy (OSGE) per la progettazione e la costruzione di una serie di reattori con la stessa tecnologia, GE-Hitachi BWRX-300, in Polonia. Secondo quanto dichiarato da Wolff i primi due mini reattori dovrebbero sorgere nella cittadina meridionale di Oswiecim, e a Wloclawek, nel centro del Paese.

L’utilizzo ed i tempi

“In prima battuta stiamo pensando a un utilizzo industriale. Anche l’uso nel settore del riscaldamento sarebbe potenzialmente interessante, ma dal punto di vista tecnologico c’è ancora bisogno di moduli di riscaldamento che siano in grado di scambiare questo calore in modo adeguato con la rete”, ha dichiarato Wolff. Il piano di OSGE aveva subito una frenata un anno fa, a causa del parere negativo espresso sul progetto da parte dell’Agenzia per la sicurezza interna (ABW), per la mancata presentazione di alcuni documenti. A fine maggio era stato il presidente di Orlen Ireneusz Fafara a indicare il 2030 come termine per la messa in esercizio del primo impianto.

Condividi